Folgorato a Ventotene, altri testimoni in aula

Un’altra udienza del processo per la morte dell’operaio edile Gheorghe Huma 44 anni di origini rumene, avvenuta il pomeriggio del 4 dicembre del 2006 a Ventotene. L’uomo fu ritrovato morto vicino all’autoclave all’interno della proprietà di una pensione e dapprima si ipotizzò un arresto cardiaco. Poi l’autopsia confermò che il 44enne era morto folgorato. Per questa tragedia devono rispondere del reato di omicidio colposo Pietro e Stefany Pennacchio, padre e figlio, titolari dell’impresa edile presso cui lavorava la vittima, Mauro Ugazio, il gestore della pensione «La vela» e Paola Calabrese, l’amministratore della società che gestisce l’albergo. Sono due i capi di imputazione dai quali dovranno difendersi: a tutti è contestata l’accusa di omicidio colposo, a vario titolo invece è contestata la contravvenzione in materia di sicurezza sul lavoro. La famiglia della vittima (la moglie e la figlia) si è costituita parte civile nel processo, attraverso l’avvocato Francesco Vasaturo. Ieri presso il tribunale di Gaeta, è stato sentito come testimone colui che fece l’impianto elettrico della struttura. Altri testi verranno sentiti invece il prossimo 6 e 20 maggio.

Fonte: Latina Oggi

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