Ventotene imbocca il tunnel

Il Capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio Angelo Bonelli

LA DENUNCIA. Il Consiglio comunale ha approvato il progetto per la realizzazione di una galleria sull’isola.

Sappiamo bene quanto in Italia la valorizzazione delle risorse naturali e delle bellezze paesaggistiche non rientri tra le priorità degli amministratori, più impegnati a deturpare il territorio con mega opere, inutili quanto costose. Naturalmente il Lazio non fa eccezione ed è notizia di queste ore l’approvazione di un incredibile progetto riguardante la splendida isola di Ventotene, in provincia di Latina. L’isola, posta a metà della rotta che unisce Ponza a Ischia, è la più piccola isola abitata dell’arcipelago delle isole ponziane e, con il suo 1,54 km2 di territorio, rappresenta il comune più piccolo dell’Italia centrale.

Per le sue caratteristiche ambientali e floro-faunistiche Ventotene, insieme alla limitrofa e più piccola Santo Stefano, è interessata dalla presenza di un’Area marina protetta e di una Riserva naturale statale, nonché da un’area Zps (Zona a protezione speciale) e da un Sic (Sito di importanza comunitaria). In tale contesto, giovedì scorso il Consiglio Comunale di Ventotene ha approvato il progetto per la realizzazione di un tunnel, dal costo di 6 milioni di euro, da scavare nel tufo, per far arrivare automobili e camion dal Porto Nuovo, dove sbarcano i traghetti, fino al centro del paese, allo scopo (dicono loro) di «ridurre il traffico e tutelare il porto romano, dove attualmente transitano le auto».

L’incredibile proposta ha subito sollevato le proteste di numerosi abitanti dell’isola e degli ambientalisti, preoccupati per l’altissimo impatto ambientale che potrà avere una simile opera su un territorio dalle dimensioni estremamente limitate, già aggredito da un diffuso abusivismo edilizio e dalle caratteristiche geologiche molto particolari, basti ricordare che l’isola è stata recentemente teatro di una tragedia provocata da una frana che ha causato la morte di due giovani studentesse ed a seguito della quale buona parte del territorio isolano, compresi i luoghi turistici più importanti, sono tutt’ora interdetti al pubblico.

Per non parlare dell’impatto che tale intervento, atto a favorire ulteriormente le automobili, potrà avere sulla principale risorsa economica dell’isola, rappresentata da quel turismo che, in tutto il mondo, è alla ricerca di ambienti incontaminati e che preferirebbe quindi poter vivere Ventotene in maniera ecologica e non assediata da traffico e trafori. A tal proposito il Capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio Angelo Bonelli ha presentato un’interrogazione rivolta al presidente della Giunta Regionale, all’assessore all’Ambiente ed allo Sviluppo sostenibile ed all’assessore alle Politiche del Territorio ed all’Urbanistica chiedendo un loro intervento per verificare la legittimità del progetto, alla luce delle norme e dei vincoli di tutela ambientale e paesistica vigenti a salvaguardia dell’isola, nonché la reale utilità dello stesso, considerata la limitata superficie e la fragilità territoriale dell’area.

Si riuscirà ad evitare l’ennesimo Requiem per una delle più belle isole del Mediterraneo?

Fonte: Terra

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