Ventotene: il sindaco rinviato a giudizio per l’omicidio di Sara e Francesca

Giuseppe Assenso

Insieme a lui Vito Biondo (ex sindaco), Pasqualino Romano (responsabile dell’ufficio tecnico comunale), Bruno D’Amato (ex dirigente dell’Autorità di Bacino della Regione Lazio) e, a sorpresa, il responsabile dell’ufficio del Genio Civile di Latina.

Il re è nudo, e lo spettacolo non è affatto edificante. La Procura di Latina ha infatti strappato agli amministratori ventotenesi – sindaco, ex sindaco e responsabile dell’ufficio tecnico – la foglia  di fico dietro la quale si nascondevano da quel maledetto 20 aprile, quando Sara Panuccio e Francesca Colonnello sono morte sulla spiaggia di Cala Rossano, travolte da una tonnellata di tufo.
La famosa relazione del Piano di Assetto Idrogeologico della Regione Lazio, sbandierata dal sindaco Assenso di fronte ad ogni telecamera o giornalista subito dopo la tragedia, evidenziava che solo Cala Rossano e Cala Nave (le due spiagge principali di Ventotene) non erano a rischio di frana. Sembrava l’alibi perfetto, il salvacondotto che li avrebbe scagionati da ogni colpa e responsabilità, e forse proprio per questo hanno dormito – fino ad oggi – sonni tranquilli.
Invece non è bastato un semplice foglio di carta a coprire la montagna di inefficienza, incuria, cattiva gestione del territorio e dei fondi ad esso destinati, che alla fine ha portato – secondo i magistrati – alla morte di due giovanissime vittime innocenti.
Dovranno essere processati in tribunale, e difendersi dalle gravissime accuse che il pm Vincenzo Saveriano  ha attribuito loro.
A questo punto, anche a seguito delle recentissime inchieste della Corte dei Conti, che stanno mettendo in luce una gestione finanziaria comunale criminosa da parte della giunta Assenso, le dimissioni sembrano veramente l’unica soluzione possibile.

Fonte: Tele Free

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Una risposta a Ventotene: il sindaco rinviato a giudizio per l’omicidio di Sara e Francesca

  1. giuseppe scrive:

    Legge 8 agosto 1985, n. 431 (Galasso)
    concernente disposizioni urgenti per la tutela delle zone di particolare interesse ambientale.
    Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.197 del 22 agosto 1985
    “Sono sottoposti a vincolo paesaggistico ai sensi della legge 29-6-1939, n. 1497:
    i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare;
    CALA ROSSANO ENTRA IN QUESTO ARTICOLO DI LEGGE!!!!!!
    E allora : la strada sovrastante la spiaggia? Le grotte murate del Circolo Velico? Il distributore di benzina? la casa ai granili? il chiosco sulla fonte?ecc. ecc. ecc.

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