L’invidia, la menzogna, l’ignoranza

Giuseppe Assenso

Riferito ai diversi articoli pubblicati da TeleFree e altri che non vale neanche la pena di menzionare!!

SIETE RIDICOLI!!! basta con queste falsità! non sapete fare altro che sparlare! VERGOGNATEVI! l’invidia vi si mangia!! criticate solo l’amministrazione, ma non fate niente per dare una mano alla cittadinanza, voi sì che fate solo i vostri interessi!!! con questi articoli menzogneri non fate altro che mettere in cattiva luce l’isola di ventotene e i suoi abitanti (che come tutti sanno hanno votato con stragrande maggioranza l’attuale sindaco per la seconda volta!). non so quale sia il vostro quoziente intellettivo, ma certo è che non vi rendete conto che così parlate male anche di voi stessi e della vostra famiglia! Parlate tanto per parlare…dite delle falsità…le vostre accuse non sono basate su prove….avete il coraggio di insinuare che basta qualche telefonata per far partire un aliscafo, quando la realtà è che solo il comandante può decidere se partire o meno a seconda delle condizioni meteo-marine, e certo non si lascia influenzare dagli altri. Si offende così anche l’intelligenza del comandante! Ma ormai abbiamo capito che è vostra abitudine fare questo, d’altronde cos’altro potete fare? Ad ognuno il suo!!
Il nostro sindaco si è sempre interessato delle esigenze di noi concittadini, e quante volte, quando c’erano problemi di trasporto per avarie varie, si è dato da fare per permetterci di raggiungere l’isola o la terraferma, attivando trasporti alternativi, ma mai mettendo in pericolo la nostra vita!! Ci vuole davvero un bel coraggio ad affermare queste cattiverie! Ma forse basta anche solo tanta ignoranza! E questa in chi scrive questi articoli, credetemi, regna sovrana!!!!
Solo per fare qualche esempio, dite che il genero del sindaco ha da anni consulenze di migliaia di euro con il Comune!!! Bene, anche quest’affermazione non corrisponde a verità. Da appena una settimana si è aggiudicato un contratto annuale a seguito di regolare avviso pubblico affisso per quindici giorni all’albo pretorio del comune per assistenza tecnica software ed hardware. Orbene a tale avviso pubblico nessun altro ha partecipato, forse anche per l’esiguità del corrispettivo.
Dite che l’amministrazione si intasca i soldi pubblici…ma avete le prove?? forse eravate abituati così in passato, quando al governo del paese c’erano altre persone……ma non certo è abitudine dell’attuale amministrazione…mai come ora stiamo assistendo a grandi passi in avanti che il comune ha fatto e sta facendo…si stanno realizzando molte opere pubbliche (tanto per menzionarne alcune: elisuperficie e strada di accesso al cimitero; messa in sicurezza delle strade dell’isola; riqualificazione dell’area di case popolari e realizzazione di nuovi alloggi popolari per i ventotenesi; ristrutturazione dell’edificio scolastico; sistemazione dei tratti fognari; sistemazione esterna del museo ornitologico; impianto di depurazione; sala polivalente e tensostruttura) e tutto per il bene di Ventotene e di noi isolani. e questo grazie alla grande persona del sindaco e dei suoi fedeli collaboratori. il sindaco è una persona davvero in gamba, onesta, sincera, disponibile con tutti; per lui fare il sindaco non è un incarico politico, è una missione…tutto è volto al bene della sua isola, dei suoi concittadini, sia di chi lo ha votato ed anche, credetemi, di quei pochi che non lo hanno votato! Vedere scritte queste accuse ingiuste, queste critiche al suo operato non è proprio giusto, non se lo merita! e spero che TU MALALINGUA, tu che per un periodo eri vicino al sindaco, TU che sei solo invidioso, spero che ravveda in qualche modo… ma ho tanti dubbi sulla tua intelligenza…aimhè! L’importante è che la maggior parte dei cittadini è con il sindaco. Siamo con lui perchè abbiamo fiducia nel suo operato.
Scusate lo sfogo, ma quando è troppo è troppo!!!

Fonte: TeleFree

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Una risposta a L’invidia, la menzogna, l’ignoranza

  1. Maria scrive:

    Povera Santa Candida, credo che anche tu non riconosci più la tua piccola isola.
    Oggi Ventotene è come Eldorado, mito e contagio.
    Guardate bene in cielo perché le mongolfiere volano mentre i soldi piovono. A Ventotene piovono milioni di euro. In poco meno di dieci anni, con gli ultimi di questi giorni, sono arrivati 20 milioni di euro di stanziamenti.
    Dove poi confluiscono sono i gestori del momento a saperlo.

    Nel passato a Ventotene si preservava il suolo, fonte di vita per i Ventotenesi che allora coltivavano la terra. Sul piccolo fazzoletto di terra si viveva di pesca, agricoltura e caccia.
    Oggi si guadagna di più con gli incendi dolosi : sono stati bruciati porzioni importanti della riserva naturale, cinque incendi : Santo Stefano, Parata Grande, Punta Eolo, Montagnozzo e Pascone. Certamente non erano i fuochi in onore di Santa Candida, Vergognatevi!

    Sempre nel passato c’era anche chi però viveva con altro, ad esempio il carcere di Santo Stefano chiuso nel 1965, dava lavoro agli isolani in vario modo. C’erano anche quelli che avevano l’anima del commercio, hanno fatto fortuna con gli stessi isolani e con i Confinati politici.
    L’antica famiglia degli Assenso ha fatto fortuna con il commercio. Quando le annate non erano buone si andava a far spesa a credito da Vincenzino Assenso (figlio di ex-coatto), poi si pagava, appena le finanze lo permettevano.
    Naturalmente i prezzi dei prodotti erano fissati da chi deteneva il monopolio sull’isola ed inoltre poi si pagava con interessi i debiti contratti per mangiare. Allora non c’era il welfare. Chi poi non poteva pagare con i soldi allora perdeva la terra, la casa, gli animali domestici e così via.
    Questa è la storia triste di tante famiglie del periodo pre e post guerra. Costretti ad abbandonare l’amata Ventotene.
    Chissà se qualche vecchio ancora vivente racconta la vita sociale di allora alle nuove generazioni, la memoria passata è educativa. Quando sull’isola c’erano i Confinati politici il nostro Vincenzino mostra le capacità manageriali provvedendo ai loro bisogni, non per altruismo beninteso.
    Nel suo libro su Ventotene, Alberto Jacometti, gli dedica un capitolo ” Don Vincenzo”, è il massimo bottegaio del luogo e il grossista per diversi generi; uno dei due macellai, l’unico banchiere, uno dei grandi proprietari di case e di terreni, il negoziante di legna e carbone, l’ammasso del villaggio.

    A Ventotene egli tiene in mano tutti. Sulla piccola isola, lunga 2, 8 Km e larga 500metri c’era la “casa “dove poter vivere con la famiglia.
    Allora i Ventotenesi non avevano più case in loco ed altre sulla terraferma. Oggi con una popolazione di 751 abitanti ci sono 1.750 appartamenti contro 560 accatastati.
    Inoltre più della metà, con l’autunno fino inizio estate, va via sulla terraferma dove è proprietaria di altre abitazioni.
    Ma allora chi mai abita nelle case popolari e chi mai abiterà in quelle di prossima costruzione? Si legge nell’ultimo articolo a difesa del sindaco Assenso: …si stanno realizzando molte opere pubbliche riqualificazione dell’area di case popolari e realizzazione di nuovi alloggi popolari per i Ventotenesi. Che dire dei crolli: gli anziani lo sanno che da bambini l’unica raccomandazione che arrivava regolarmente dai genitori quando si andava a mare era di «non stare troppo sotto alla parete», ma pur di far soldi sui turisti si preferisce tacere ! Purtroppo la fine di Sara e Francesca è una brutta realtà, se quella parete fosse stata messa in sicurezza le avremmo ancora tra di noi. I soldi c’erano per fare i lavori. E i concittadini ventotenesi, anche quelli che oggi difendono gli indagati, lo sanno, cosi come sapevano che parte di quella parete di tufo era già crollata anni addietro, che era stata anche transennata proprio quella porzione di spiaggia.
    Vergognatevi!

    Purtroppo anche se Ventotene dovesse affondare pezzo dopo pezzo non ha più nessuna importanza, visto che sulla terraferma gli attuali Ventotenesi hanno altre case. Ventotene è solo da consumare. Sono tanti i soldi arrivati sull’isola, è un fatto risaputo oltre che rintracciabile nei documenti ufficiali. A volte basta solo leggere ciò che è scritto. Da dove partire? Si dovrebbero ricostruire in senso cronologico le entrate che a vario titolo sono arrivate nel Comune, entrate di una certa rilevanza. Molti ritengono che dalla prima stornata di grosse somme (1989) per il finanziamento del “Parco ed itinerario archeologico per la fruibilità museale dell’isola”, si parlava di quasi 9 miliardi di lire, sia partito il processo di degenerazione alla grande. In effetti da allora in poi a vario titolo, con appoggi centrali su progetti legittimi, sono arrivati tanti, tanti soldi. Tanti sono stati i progetti costruiti centralmente, richiesti localmente e poi appoggiati politicamente per l’approvazione. Una vera cordata. Ragion per cui l’abusivismo, l’occupazione di aree demaniali, i danni all’ ambiente, la ricerca di aree appetibili, sono state delle concessioni per non essere disturbati in azioni più redditizie. Paradossalmente la salvaguardia di facciata dell’isola e la distruzione nei fatti di essa sono una fonte di arricchimento, in modo proporzionale alle capacità dei gestori di questa contraddizione apparente. Il declino di Ventotene è il declino di tutti noi, nel piccolo rispecchia la decadenza della nostra coscienza civile.
    Poi si dicono devoti a Santa Candida

    Vergogna !

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