L’affondamento nell’agosto 2006. Ieri l’udienza davanti al gip di Latina Guido Marcelli
Secondo l’accusa, col loro comportamento imprudente, provocarono l’incendio a bordo di uno yacht, mettendo a repentaglio la vita dell’equipaggio. Con queste accuse si è tenuta ieri l’udienza davanti al nuovo gip di Latina Guido Marcelli per Ernesto Gismondi e Mauro Baiocco, rispettivamente armatore e comandante dello yacht «Mait III», affondato nelle acque di Ventotene il 9 agosto del 2006. La difesa dei due, affidata all’avvocato Riccardo Passeggi, ha chiesto e ottenuto che il processo si celebri con la formula del rito abbreviato condizionato all’acquisizione di alcuni documenti. Secondo l’accusa, utilizzarono l’imbarcazione pur essendo privi dei dispositivi richiesti per la sicurezza. Quando si generò il guasto, non disattivarono inoltre l’energia elettrica provocando l’incendio sviluppatosi a prua. Il rogo distrusse lo yacht causandone l’affondamento, costringendo al naufragio le persone imbarcate. Il gip Marcelli, alla prima udienza del suo mandato a Latina, ha rinviato il processo al prossimo 9 marzo.
Fonte: La Provincia