Ventotene: pioggia di milioni per il sindaco indagato

Il sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso

Quando la cura è peggiore del male.

Il sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso è indagato dalla procura di Latina, insieme ad altri amministratori pubblici, per la morte di due bambine innocenti a causa di una frana su una spiaggia a lui ben nota come pericolosa, che aveva il dovere di transennare e mettere in sicurezza, ma dove non c’era neanche un cartello di pericolo.
Questo sindaco amministra da anni un territorio piccolissimo, appena 1,2 Kmq, sede di un parco naturale di cui è il presidente, dove il dissesto idrogeologico è accelerato dagli innumerevoli abusi edilizi in esso perpetrati e mai sanzionati, e dove i soldi per gli interventi di messa in sicurezza non sono mai mancati.
Per anni infatti lavori di “somma urgenza” per milioni di euro – anche a Cala Rossano dove sono morte le bambine – sono stati appaltati dal Comune, e sempre alla medesima ditta edile, la Claudio Santomauro srl, senza mai una gara d’appalto.

Ora in un Paese normale questo sindaco sarebbe già stato rimosso ben prima della frana assassina, o quantomeno subito dopo, avendo ricevuto un avviso di garanzia, si sarebbe dovuto dimettere in attesa del giudizio per rispetto alle famiglie delle vittime,. È una questione di semplice buon senso, ragionevolezza e dignità umana.

E invece ecco che la Regione Lazio e il Ministero dell’Ambiente lo premiano, affidandogli una montagna di soldi (6.400.000 euro) da gestire direttamente e senza controlli, visto che è stato riconosciuto lo stato di calamità e dunque non c’è bisogno di inutili pareri, gare di appalto o trasparenza: il ben noto modello Bertolaso!
La lista dei lavori l’ha fatta il Comune stesso:
• 1.520.000 Euro per il consolidamento falesia di Cala Nave e tratti Marillo al Faro, zia Bettina e Grottone al Marillo);
• 770.000 Euro per la rifioritura del frangiflutti esterno del molo Foraneo al Porto Nuovo e le opere di difesa costiera alla Punta di Mamma Bianca in zona cimitero e elisuperficie;
• 770.000 Euro per il consolidamento della falesia di Parata Grande;
• 670.000 Euro per il consolidamento della parete di Capo Rossano e della scarpata sopra al porto romano in zona Granilli;
• 570.000 Euro per il consolidamento della falesia anche per Cala Battaglia e in località Fontanelle;
• 2.100.000 Euro per interventi di messa in sicurezza di varie zone (slargo via Iacono, via Polveriera, zona Sala polivalente, via Cala Nave, Muro Nuovo, Muro Paratella, muro di fronte acquedotto, Moggio di Terra, terrapieno Calanone).
Ci è voluto molto poco, in quanto gran parte di questi interventi erano già stati finanziati anni prima, ma mai effettuati o fatti male. E così a soldi si aggiungono altri soldi, e gli stessi lavori vengono finanziati due volte.
Tra i prossimi interventi non compare il mega-tunnel da scavare nel cuore dell’isola per favorire il traffico delle macchine e dei camion, uno scempio assurdo fortemente voluto e già approvato dal sindaco Assenso, che gode però di altri finanziamenti ancora.

Questo accade a Ventotene, dove tutti fanno finta di non sapere, o se sanno si guardano bene dal parlare.

Fonte: TeleFree


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