Un sopralluogo a Ventotene, l’isola in provincia di Latina in cui lo scorso aprile una frana ha ucciso due giovani ragazze in gita scolastica, Sara e Francesca. A cinque mesi dalla tragedia la governatrice del Lazio, Renata Polverini, vi è ritornata per monitorare lo stato di avanzamento dei lavori di messa in sicurezza delle coste e confrontarsi con il sindacato Giuseppe Assenso. Da Cala Nave a Porto Romano, dalla zona del faro a Cala Rossano, teatro della frana, gli interventi di messa in sicurezza o interdizione al pubblico sono visibili: reti protettive, transenne, divieti. “Addio piccoli angeli”, recita un cartello in bella vista a Cala Rossano in memoria delle due ragazzine scomparse.
“Ricordo quel tragico giorno – ha detto il sindaco ancora turbato -, una delle due ragazze l’ho tenuta tra le braccia e non lo dimenticherò mai. Oggi, lo stato dei lavori, eseguiti in somma urgenza, è avanzato. La parte di Cala Rossano dove è avvenuta la frana, però, non abbiamo potuta toccarla perchè è sotto sequestro da allora”.
“Si è agito con tempestività – ha commentato Polverini al termine del sopralluogo -: Noi all’epoca della frana proclamammo lo stato di calamità naturale, poi il Sindaco ha provveduto velocemente, non solo ai lavori di messa in sicurezza più urgenti, ma anche ad interdire le zone più pericolose per i turisti in vista della stagione estiva”. La Presidente della Regione ha poi ricordato i «6 milioni e 400 mila euro assegnati a Ventotene per sei interventi prioritari, nell’ambito dei 120 milioni stanziati complessivamente contro il dissesto idrogeologico del Lazio. A breve – ha concluso – verranno messi a bando”.
Fonte: Il Faro