Ventotene, se le vele non bastano. Spiagge e trasporti ai minimi

«Quattro vele» assegnate da Legambiente: sub felici ma ancora non è scongiurata l’estate nera dell’arcipelago

Quattro vele. E’ la valutazione che Legambiente e Touring club assegnano all’isola di Ventotene nell’edizione 2010 della guida Blu. Nel Lazio solo Montalto Di Castro – che guadagna una posizione – eguaglia l’isola dell’arcipelago pontino per la pulizia e bellezza delle sue acqua, protette da un vasto parco marino.

Un traguardo importante, che questo fine settimana pare aver fatto da volano al ritorno dei turisti: per cominciare i sub e i diportisti. Ma il premio ambientale non sana le tante «magagne» dell’estate più nera dell’arcipelago. A cominciare dal problema delle spiagge non ancora del tutto agibili e dei trasporti – aliscafi e traghetti, insufficienti.

PREGI E DIFETTI – Acqua cristallina e riserva naturale con zone a protezione integrale, tesori archeologici che affiorano dalle profondità marine e che un giorno potrebbero diventare un museo subacqueo senza precedenti: Ventotene ottiene voti alti in pagella grazie a queste caratteristiche. «Restano le ombre sulla gestione dei rifiuti – si legge nelle Guida Blu – e sulla protezione ambientale, così come resta aperto il capitolo della gestione del territorio con il gravissimo dissesto idrogeologico che lo scorso aprile ha portato alla morte di due giovani studentesse romane».

CALA NAVE AGIBILE – E’ proprio la spiaggia di Cala Nave, la più grande e affollate nel cuore della stagione estiva – a mostrare con orgoglio le sue quattro vele. Da sabato è agibile per un buon 80% grazie ad alcuni lavori di messa in sicurezza ad opera della ditta Dolomiti Rocce, mentre il resto dell’isola – a parte l’interdizione parziale di Cala Rossano dopo la tragedia – resta a rischio e pericolo di quanti decidono di stendersi all’ombra dei costoni di tufo.

TRASPORTI E APPRODI – La mobilità verso l’isola rappresenta un altro handicap di poco conto per chi vive quasi esclusivamente di turismo e mai come quest’anno avrebbe bisogno di una marcia in più. Il turista pontino e romano può scegliere Formia che, con nave o aliscafo, offre i collegamenti più frequenti. La linea veloce da Terracina sarà attiva – con la Snap – solo dal 17 luglio al 5 settembre. Lo stesso vale per l’aliscafo da Anzio, che tocca l’isola di Ventotene solo in alta stagione.

La portualità non adeguata, infine, rischia di tener lontano il turismo nautico. Rispetto al porto romano, il sindaco ventotenese Giuseppe Assenso ha detto pochi giorni fa: «Da 3 anni ho i fondi, 1,6 milioni di euro, per la risistemazione e messa in sicurezza, ma qui è tutto paralizzato: bisogna aspettare per mesi pareri e nulla osta che non arrivano, poi quando accade il dramma gli avvisi di garanzia arrivano a me».

Fonte: Corriere della Sera

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