Nove periti per il crollo

Ventotene, i professionisti avranno sessanta giorni di tempo per rispondere ai quesiti del pm

Nominati nove periti per il crollo. Ieri mattina sono stati conferiti gli incarichi davanti al sostituto procuratore della Repubblica di Latina titolare delle indagini Vincenzo Saveriano che sta indagando sulle cause e le responsabilità della tragedia di Ventotene. Nel crollo a Cala Rossano morirono due giovani studentesse di 14 anni, Francesca Colonnello e Sara Panuccio. Sono dieci le persone che il pm ha iscritto nel registro degli indagati. Si tratta di sette funzionari della Regione Lazio e dell’Autorità bacino della Regione: Bruno D’Amato, segretario generale della Regione Lazio fino al 1° aprile del 2001 (assistito dall’avvo – cato Alberto Biffani); Olimpia De Angelis, Antonio Bianchini , Umberto Federici, Guglielmo Quercia, Antonio Graziani, funzionari della Regione (tutti difesi dall’avvocato Valeria Simeoni); Marcello Zevini (difeso da Antonio Feroleto); Vito Biondo l’ex sindaco di Ventotene (difeso da Giovanni Lauretti), Giuseppe Assenso l’attuale primo cittadino dell’isola (difeso da Renato Archidiacono e Michele Saponaro), Pasquale Romano, tecnico del settore urbanistico (difeso da Luca Scipione». Sono comparsi anche i genitori di una delle ragazze morte Francesca Colonnello, per conto degli eredi di Sara Panuccio è comparso l’avvocato Massimiliano Capuzi. Sono stati nominati dal pm un collegio di consulenti tecnici nelle persone di Albino Lembofazio che è ordinario di geotecnica all’università Roma 3, il geologo Massimo Amodio, il geometra Dario Tarozzi; per conto delle difese sono stati nominati, per conto degli indagati della Regione Francesco Nolasco e Tiziana Guida. Per Zevini ha nominato l’ingegnere Sergio Olivero. Biondo ha nominato l’architetto Tommaso Agnoni, Assenso e Romano hanno nominato i professori Pierfederico De Pari e Stefano Aversa. L’inizio delle operazioni peritali avranno inizio il 14 giugno presso l’ufficio del consulente tecnico romano del pm Lembiofazio. I quesiti cui dovranno dare una risposta sono vari ed articolati: di cercare le cause del crollo dell’ammasso roccioso della parete di Cala Rossano; di procedere ai sopralluoghi di rito; alla disamina di tutta la documentazione acquisita agli atti ed eventualmente altra da acquisire; allo studio del Pai 2009 con riferimento anche ai Pai dal 2002- 2005 al fine di valutare se la zona era stata presa in considerazione ed adeguatamente classificata in relazione al rischio idrogeologico; valutare se l’evento del 20 aprile 2010 fosse prevedibile in relazione al contesto geomorfologico considerando in proposito la consistenza dei precedenti crolli e in particolare quello del 2004 e dei lavori eseguiti sulla stessa parere e comunque in zona nonché lo studio del Comune dicembre del 2006 e di una successiva nota del 2007 e di qualsiasi ed ulteriore significativo elemento che contribuisca a ritenere prevedibile l’evento. I periti avranno sessanta giorni, il cui conteggio prenderà il via subito dopo l’incontro preliminare del 14 giugno.

Fonte: Latina Oggi

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