Crollo, domani il sopralluogo

Il luogo del crollo

Ventotene, la nuova perizia voluta dal procuratore aggiunto D’Elia e dal sostituto Saveriano.
Un «esame non ripetibile». La nuova perizia disposta dalla Procura di Latina porterà sull’isola di Ventotene moltissime persone, che purtroppo non saranno turisti. Avvocati, consulenti e tecnici ma anche gli stessi genitori di Sara Panuccio e Francesca Colonnello, le due studentesse romane che hanno perso la vita nella tragedia di Cala Rossano. E’ stato fissato per venerdì mattina, alle ore 11.30, il sopralluogo voluto dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia e dal sostituto Vincenzo Saveriano sulla spiaggetta dove è avvenuto il crollo del costone di tufo, che dovrà accertare, oltre all’esatta dinamica dell’incidente, anche le eventuali responsabilità. Insomma, c’è da capire, o meglio chiarire, se sia stato fatto tutto il possibile per mettere in sicurezza l’area di Cala Rossano. I carabinieri di Latina e Formia hanno notificato a dieci persone tra amministratori locali e dirigenti regionali un avviso del pubblico ministero per la nomina di un consulente di fiducia proprio in vista della perizia a Cala Rossano. Tra i destinatari figurano, oltre il sindaco Geppino Assenso e il suo predecessore Vito Biondo, anche il responsabile dell’area tecnica del Comune di Ventotene, Pasquale Romano, e i tecnici della Regione Lazio, che hanno elaborato il Pai, ovvero il Piano di assesto idrogeologico, pubblicato nell’ottobre 2009 e che garantiva la piena sicurezza dell’area. Nella cartina allegata era ben specificato come il 95% del perimetro dell’isola fosse sottoposto a tutela per dissesto idrogeologico. Il restante 5% corrisponde agli scogli alle spalle del Faro e Cala Rossano. Proprio su quel documento, il sindaco Assenso ha fin da subito posto la sua linea di difesa per dimostrare che il Comune aveva fatto ogni cosa per mettere l’isola in sicurezza e che la spiaggetta della tragedia era considerata più che sicura dai tecnici regionali. «Confermo – ha affermato il primo cittadino – quanto detto nei giorni della tragedia: il Comune ha fatto quello che doveva, adesso hanno voluto scaricare ogni responsabilità sul nostro operato. Per questo non voglio commentare in alcun modo l’operato della magistratura ». Certo è che questa perizia prefigura uno scontro feroce tra i due enti, con tanto di rimpallo di responsabilità.

Fonte: La Provincia

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