Inchiesta sulla frana al termine

Vincenzo Saveriano

In arrivo le conclusioni del Pm sulla tragedia di Ventotene a Cala Rossano del mese scorso

Le indagini sulla tragica frana di Ventotene, in cui sono morte due ragazze romane, sono ormai alla stretta finale, almeno per quanto riguarda la prima fase. Ciò significa, con ragionevole possibilità, che è pronto anche l’elenco degli indagati, facile oltretutto da intuire nella sua composizione. Anche perché, a quanto risulta, per la prossima settimana i Pm Nunzia D’Elia e Vincenzo Saveriano, titolari dell’inchiesta, hanno fissato l’esecuzione di una consulenza proprio a Cala Rossano, dove il costone si è staccato precipitando sulla spiaggia. L’iscrizione nel registro degli indagati permetterebbe alle tante persone che hanno competenza sulla prevenzione dei dissesti idrogeologici di poter far eseguire da loro consulenti di fiducia le verifiche accanto ai tecnici del Pubblico ministero in vista di un probabile processo. Ovviamente, auspicati dalle famiglie delle due vittime, le 13enni Sara Panuccio e Francesca Colonnello, che già hanno nominato i loro legali per la parte civile. Da quel maledetto 20 aprile, il giorno della disgrazia, ad oggi gli inquirenti hanno fatto acquisire una mole incredibile di atti e relazioni in tutti gli uffici pubblici interessati per competenza: il Comune di Ventotene, l’ufficio del Genio civile di Latina, vari uffici e direzioni della Regione Lazio e dell’Autorità di Bacino. Nel frattempo, i carabinieri formiani e di Ventotene oltre che gli stessi magistrati hanno eseguito numerosi interrogatori di funzionari e tecnici dei vari enti, tutti come persone informate sui fatti. L’analisi di questo materiale documentale sta servendo agli inquirenti per avere il quadro completo di una complessa normativa di settore e delle esatte competenze di ciascun soggetto pubblico in materia di gestione dell’ambiente. Solo al termine di questo «lavoro di sintesi » sarà possibile iscrivere delle persone nel registro degli indagati. Il problema – per gli inquirenti – sarà stabilire se ciascuno ha fatto la sua parte nel mettere in campo le azioni possibili a prevenire la frana. Per i familiari una vera e propria assurdità morire in quel modo. Per il sindaco dell’isola Geppino Assenso una tragica fatalità, visto che il Pai, Piano Assesto Idrogeologico, di Ventotene redatto dall’Autorità di Bacino nel 2009 indica proprio Cala Rossano come l’unica zona dell’isola non pericolosa. Intanto, sull’isola, proprio oggi, nel primo mese della tragedia sarà celebrata una Santa Messa per ricordare le due giovani vittime.

Fonte: La Provincia

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