Ventotene: la cricca non risponde

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere solo perché impossibilitati ad avere copia, ad una settimana degli arresti, della voluminosa documentazione in cui sono riportate analiticamente le accuse mosse dalla Procura della Repubblica di Cassino. Con questi termini il nutrito collegio difensivo ha commentato l’esito di quello che doveva essere l’interrogatorio di garanzia cui erano attesi oggi, davanti il Gip del Tribunale della città martire Salvatore Scalera, l’ex sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso, l’ex assessore al turismo del comune Daniele Coraggio, l’ex responsabile della ripartizione tecnica Pasquale Romano e gli imprenditori isolani Claudio Santomauro e Antonio Langella, arrestati la scorsa settimana con le gravi accuse di pilotare l’esito di alcuni appalti pubblici a favore di imprese compiacenti con l’intento di ottenere finanziamenti da parte della Regione finalizzato a favorire il voto di scambio.

Gli imputati, che si trovano ai “domiciliari”, avevano chiesto già da qualche copia di avere copia di tutti gli atti allegati al procedimento penale: le informative di polizia giudiziaria redatte ed inviate dal gruppo di Formia della Guardia di Finanza, i verbali di sequestro effettuate a più riprese presso il comune di Ventotene, quelli degli interrogatori resi nel tempo da tutti gli indagati e copie delle intercettazioni telefoniche ed ambientali. Non disponendo di questi atti ed impossibilitati a rispondere sui rilievi penali contestati dal Pm Roberto Nomi Bulgarini, Assenso, Romano, Coraggio, Santomauro e Langella – in quest’ordine sono comparsi davanti il Gip Scalera – si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

I legali, gli avvocati Luca Scipione, Pasquale Cardillo Cupo, Antonio Zecca, Caterina Suppa e Arturo Bongiovanni, hanno preannunciato la presentazione specifici ricorsi davanti il Tribunale del Riesame, i cui termini scadono venerdì. Il primo a depositarlo, nella giornata di martedì, è stato l’avvocato Scipione per conto dell’ex sindaco Assenso, completamente ristabilitosi dopo il leggere malore accusato all’arrivo dei finanzieri per la notifica dell’ordinanza del Gip Scalera e pronto a difendersi da tutte le accuse che gli vengono mosse.

Fonte: TempoReale.info

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2 risposte a Ventotene: la cricca non risponde

  1. Anonimo ventotenese scrive:

    Più frane, più soldi!
    14 maggio 2013
    Per una richiesta di finanziamenti da parte del Comune:
    Il Consorzio INVENIO ha redatto relazione nel 2007 “Sullo Stato delle coste nel Comune di Ventotene” attenendosi al Foglio della carta geologica d’Italia 171(GAETA).
    Cala Rossano era segnata come zona crollo
    Ventotene figurava nella carta di Gaeta e non Latina.
    Chi ha redatto quella carta? Chi sono i tecnici che hanno sottoscritto quella carta?

    A Ventotene il 6 gennaio 2005 inizia la crisi politico-amministrativa dopo le dimissioni presentate dal vicesindaco ed assessore all’Urbanistica, Silvestro Verde e dagli assessori ai Lavori Pubblici ed alle AA.PP., Antonio Impagliazzo ed alla Sanità e Servizi Sociali, Giuseppe Assenso. Cosi il 10 gennaio 2005 cade la giunta di Ventotene, si scioglie il consiglio comunale a poche settimane dalla scadenza naturale. Il sindaco Vito Biondo da le dimissioni. Dal 11 gennaio 2005, fino al giorno delle prossime elezioni, l’isola sarà amministrata dal dottor Domenico Talani, viceprefetto aggiunto, dirigente dell’Ufficio Protezione Civile della Prefettura di Latina.
    Cosi il 05/04/2005 Giuseppe Assenso viene nominato sindaco di Ventotene. Si passa subito ai lavori e il Consiglio comunale dei primi di luglio 2005 è particolarmente produttivo, infatti oltre ad approvare il rendiconto finanziario ed a nominare i nuovi rappresentanti in seno alla Comunità di Arcipelago, il vicesindaco ed assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Impagliazzo, ha relazionato su una vera e propria pioggia di euro concessi dal Ministero dell’Ambiente all’amministrazione isolana presieduta dal dottor Giuseppe Assenso. In merito all Comunità di Arcipelago delle isole Ponziane i due sindaci isolani, Giuseppe Assenso e Pompeo Porzio si incontreranno per concordare la nomina del nuovo presidente che raccoglierà l’eredità di Franco Schiano. Sempre ieri, il Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente, Aldo Cosentino, ha comunicato la concessione di una serie di finanziamenti attinenti progetti relativi alla Riserva Naturale delle isole di Ventotene e S. Stefano. A proposito di Franco Schiano vi ricordate chi è?

    Frane e appalti. Le intercettazioni che accusano Schiano, andate a leggere Telefree martedì 20 settembre 2011Ad oggi, sono ormai 8 anni c’è ancora Assenso per cui le frane al Comune sono state alquanto bloccate, se non ci sarà un terremoto.

    Passiamo alle frane naturali:

    Nel 2004 prima frana nella zona di Cala Rossano a 50 metri da quella dove furono sepolte Sara e Francesca. Estate del 2004, quella zona di spiaggia viene recintata e interdetta all’accesso (c’è anche la foto pubblicata in un volume del 2005 di Folco Quilici e Luca Tamagnini su Ventotene Photoatlante Editore).

    Sabato 08 luglio 2006 Telefree- Maltempo: “frane, asfalto sollevato e strade danneggiate. A Cala battaglia un muro di contenimento di oltre quattro metri a causa della pioggia incessante è crollato sulla parete di una casa. Un grosso masso si è staccato da una parete ed è caduto sul distributore di benzina che si trova al porto nuovo. Già nel pomeriggio è iniziata la conta dei danni. Sono talmente ingenti che il sindaco di Ventotene, Giuseppe Assenso, chiederà oggi stesso lo stato di calamità naturale.”

    mercoledì 23 maggio 2007 Telefree – Abuso edile …e si “chiude” il porto di Ventotene
    “abuso… ma gia’ condonato. Ventotene e’ piena di abusi edili. Ed e’ proprio uno di questi abusi che costruito male e con delle pendenze per la raccolta delle acque piovane fatte male che fa crollare sull’unica strada di accesso al porto commerciale di Ventotene una grande massa di fango e pietre facendola chiudere per circa un mese.Da una parte non posso condannare l’amministrazione che si e’ dovuta parare le spalle chiudendo l’accesso fino a quando il Genio Civile non la riaprira’ ma dall’altra e’ stata complice di questo abuso prima fermato e poi autorizzato. Adesso e’ stato abbattuto ma chissa’ quale promessa e’ stata estorta al Sindaco di Ventotene. Pensate che questo signore si era costruito un terrazzo a 10 metri in linea d’aria sul Porto Romano, uno dei pochi porti romani ancora funzionanti.
    Se non ci fosse stata questa frana nessuno avrebbe visto nulla e nessuno avrebbe parlato; neanche chi dovrebbe sorvegliare e vigilare.

    Sabato 10 gennaio 2009 Telefree Crolla costone roccioso a Cala Nave
    “Il cemento la vera causa dei danni sull’isola”

    Mercoledì 18 febbraio 2009 Telefree Ventotene sta morendo
    “Crolla un costone roccioso in via Parata Grande. Si paga ancora la cementificazione selvaggia. Il sindaco Assenso dà la colpa alla pioggia, e chiede nuovi finanziamenti urgenti allo Stato

    lunedì 02 marzo 2009 Telefree
    Ventotene: dopo i danni adesso la beffa
    “Dopo i recenti crolli la situazione si fa drammatica. E impera l’abusivismo Ventotene è in ginocchio. Dopo i recenti e molteplici crolli nella zona del Porto Nuovo, a Cala Nave, a Parata Grande e ai Granili, il territorio dell’isola va assottigliandosi sempre più.
    Ventotene, bilancio ambientale disastroso per l’Area Marina Protetta e Riserva Naturale dello Stato di Ventotene e S. Stefano. Istituita circa 10 anni fa. In più di un decennio infatti la riserva non ha mai avuto personale dedicato, a parte 5 direttori diversi che si sono avvicendati.E non si è trattato di mancanza di fondi, visti gli oltre 4 milioni di euro che il Ministero dell’Ambiente ha concesso al parco. Soldi spesi, beninteso, ma per fare cosa?

    20-04-2010 Cala Rossano Sono uccise Sara e Francesca
    La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, per quanto accaduto oggi sull’isola di Ventotene, ha dichiarato lo stato di calamità naturale.

    17 agosto 2011 nella zona Fontanelle, vicino Cala Battaglia, si registra un altra frana, senza conseguenze per le persone.

    17 ottobre 2011 La Repubblica di Roma
    Ventotene, tre piccoli crolli nella grotta dei Passeri, presto gare e interventi
    La Polverini dichiara lo stato di calamità naturale.

    Conclusioni : frane + Stato di calamità = soldi
    Poco meno di dieci anni sono arrivati ben oltre 20 milioni di euro di stanziamenti.
    Dove confluiscono?
    Sono i gestori del momento a saperlo.

    Fonte: Telefree

  2. Vincenzo scrive:

    Ma vi siete dimenticati che Ventotene è stata denominata l’isola del tesoro?
    Vi siete dimenticati i milioni e milioni di euro che hanno ricevuto con le richieste di finanziamenti?
    Con appoggi centrali su progetti legittimi, sono arrivati tanti, tanti soldi.
    Tanti sono stati i progetti costruiti centralmente, richiesti localmente e poi approvati. Una vera cordata.
    Scorrendo nel tempo i vari progetti con i relativi stanziamenti , viene proprio da pensare che ci sia stato proprio un gruppo dedicato.
    Date ad esempio ad un’occhiata a questo sito
    http://www.armandocusani.com/wp-content/uploads/2010/07/Interventi-in-Provincia-di-Latina2.pdf
    E quante volte hanno chiesto soldi sempre per lo stesso posto e per lo stesso motivo e quante volte hanno ricevuti i finanziamenti ?
    Ma con chi li dividevano?
    Sarebbe da prendere carta e penna, camminare per la piccola isola e censire il denaro ricevuto, utilizzato e/o stipato per ogni sito.
    Ministero Ambiente,Ministero Beni Culturali,Comunità Europea,Ministero dello Sviluppo Economico per utilizzo Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS)
    sono stati di volta in volta le casse dove attingere soldi per il falso mito ambientale.
    Soldi della collettività erogati per profitto !!!!!!!!!!!!!

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