Serrata di protesta sull’isola: «Nell’unico supermarket aperto mancano carne, surgelati, frutta, latte fresco, uova»
Le isole del Lazio rischiano di restare senza collegamenti. E senza viveri. È la denuncia che arriva da Ventotene dove, nella settimana appena conclusa, i commercianti dell’isola hanno effettuato una serrata di protesta perché i rifornimenti per i loro magazzini erano rimasti bloccati sulla terraferma a causa di ripetuti guasti e incidenti alle motonavi della Compagnia Laziomar che dovrebbero – a norma di legge – assicurare i rifornimenti e la cosiddetta «continuità territoriale», per la quale ricevono ingenti finanziamenti da Regione Lazio e Comunità Europea.
NIENTE VIVERI – Finalmente domenica mattina il traghetto è tornato nel porto romano scavato per l’imperatrice Giulia. «Passi per i turisti che non hanno potuto raggiungere Ventotene per il weekend – spiegano all’associazione di imprenditori Aviap – ma per ben due giorni la nave non ha effettuato il collegamento Formia-Porto Romano e non sono arrivati rifornimenti all’unico supermercato aperto in questo periodo sull’isola. Gli scaffali sono vuoti , siamo stati senza carne, senza surgelati, senza frutta, senza latte fresco, senza uova…». Una situazione che ha provocato la chiusura spontanea di quelle poche attività che restano aperte tutto l’anno «per protestare energicamente nei confronti della Laziomar». Il sindaco dell’isola ha emesso un’ordinanza per costringere i commercianti a riaprire sabato 26 «per fornire i generi di prima necessità».
FALLA A PRUA – La «Tetide» si è fermata nel porto di Formia giovedì 24 «perché mentre era in navigazione da Ventotene a Formia, alle 16, a 15 miglia da Formia, ha iniziato ad imbarcare acqua dal gavone di prua»: incolumi e ignari del guasto, i 40 passeggeri sono sbarcati senza danni. Poi, venerdi 25 il traghetto è stato in riparazione e non ha effettuato la doppia corsa a/r per Ventotene. Sabato 26 ottobre, la Tetide è ripartita ma ha subito un’altra avaria all’impianto di automazione trasmissione ordini. Altra corsa doppia saltata per e da Ventotene. Eppure, dopo 48 ore in cui generi alimentari di prima necessità per Ventotene sono rimasti imbarcati sul traghetto, alle 17 di sabato la Tetide ha effettuato la corsa Formia- Ponza. «Ma visto che l’unico supermercato aperto a Ventotene era è completamente sfornito di generi di prima necessità – chiedono dall’Aviap – perché la Tetide non ha effettuato la corsa Formia-Ventotene-Ponza?».
INTERRUZIONE PUBBLICO SERVIZIO – Ora i ventotenesi chiedono vengano chiarite le responsabilità del caso: è pronto un esposto alla Procura di Roma, il quarto, contro i disservizi della Laziomar «per ravvisare se esistono gli estremi di interruzione di pubblico servizio» e «per far si che Ventotene resti sempre “ l’isola di Ventotene” e non un villaggio turistico rifornito e collegato (male) solo d’estate». Quello degli operatori isolani è un grido di allarme: «Ventotene, la più bella isola del tirreno senza tema di smentita, sta….affondando!!!!! Sono oltre 2 anni che segnaliamo a tutte le autorità, nessuna esclusa, la tragica situazione dei collegamenti da e per Ventotene con la terra ferma. Senza alcun risultato. Da quando è nata la società di navigazione Laziomar le cose si sono aggravate mese per mese».
L’ACCORDO A PALAZZO CHIGI – Ventotene chiede «il rispetto dell’accordo firmato a Palazzo Ghigi il 3 novembre 2009 tra il Governo, la Regione Lazio e la Regione Campania , che prevedeva una nave di riserva, importantissima, visto che la flotta della Laziomar era già allora obsoleta e chiaramente lo diventa sempre di più con il passare degli anni». Politici locali, provinciali e regionali, onorevoli e senatori, accusano gli isolani «si sono interessati del problema solo durante le campagne elettorali, ma l’unico obbiettivo raggiunto è stato un assordante silenzio»
Fonte: Corriere della Sera, Lazio 24 News
Solitamente non scrivo in questo sito. , ma lasciatemi dire che se il traghetto fosse tornato veramente nel porto romano , ora non avremmo più ne traghetto ne porto !!! Per il resto non commento perché a Ventotene purtroppo non funziona nulla e l’amministrazione se ne frega pensa solo a gare e lavori pubblici !! Vergogna!
Scusate ma i conti non tornano,prima si scrive che:
Non sono arrivati rifornimenti all’unico supermercato aperto in questo periodo sull’isola. Gli scaffali sono vuoti , siamo stati senza carne, senza surgelati, senza frutta, senza latte fresco, senza uova…».
Poi che:
Il sindaco dell’isola ha emesso un’ordinanza per costringere i commercianti a riaprire sabato 26 «per fornire i generi di prima necessità».
Allora non c’è un unico supermercato per generi di prima necessità?
Uno è affiliato della Conad cioè ITACA SNC DI RITA GARGIULO
Alimentari Vendita e poi BIONDO ANDREA.
Inoltre se gli scaffali erano vuoti, cosa avrebbero venduto alla riapertura obbligata?
Non c’è dubbio sono notizie fortemente incasinate.