Ventotene è da cinque giorni senza benzina, Ponza da ieri, così che i sindaci delle perle del Mediterraneo, Giuseppe Assenso, e Piero Viorelli hanno chiesto la precettazione delle società Snip-Snap che da qualche giorno avrebbero attivato una protesta molto inusuale, trasferendo sulle isole tutto ciò che è necessario, gasolio compreso, ma evitando di «scaricare» un combustibile prezioso quale la benzina.
Assenso è quasi furioso se gli si chiede cosa sta succedendo sull’isola «abbiamo l’ambulanza ferma e questa mattina (ieri ndr) i carabinieri sono dovuti andare a Formia per fare i rifornimenti, la società abilitata al trasporto del carburante afferma di essere creditrice per un milione e mezzo di euro dalla Regione Lazio. Avevano raggiunto un accordo attraverso il quale gli sarebbero stati riconosciuti 300/40 mila euro nell’immediatezza, e così ci sarebbe stata la revoca della sospensione del servizio, ma fino ad oggi nulla da fare». Come intende affrontare questa situazione? Ha pronta un’ordinanza? «Attenderò fino a domani ma sono pronto ad agire chiedendo le dovute spiegazioni a chi di dovere, non posso correre rischi e credo che qui vada affrontata una questione che è di ordine pubblico e che non consente ulteriori tentennamenti». L’emergenza carburante ha toccato anche l’isola di Ponza che avuto l’ultimo rifornimento. da parte della Snip-Snap lunedì scorso. «Appare uno sciopero davvero singolare – commenta Vigorelli – peraltro la Regione Lazio è debitrice di una somma pari a 1 milione 400 mila euro nei confronti dell’Ati Snip-Snap, per esplicita ammissione dei suoi amministratori, e solo nel mese di maggio ha ricevuto una delle tranche derivanti dal credito maturato, certo, se hanno problemi con le le società di riscossione in ordine al mancato pagamento delle spettanze contributive è difficile comprendere quale azione essi intendano perseguire, ma ribadisco quanto già affermato da Assenso noi siamo pronti a chiedere la precettazione».
Le ragioni della Snip e Snap
«Sono mesi che non riceviamo il pagamento delle nostre spettanze ed a questo punto l’unica forma di protesta che abbiamo è quella che abbiamo tentato di mettere in atto, eliminando il trasferimento della benzina sull’isola».
E’ in mezzo al mare quando lo raggiungiamo telefonicamente il comandante Romano, che è al tempo stesso anche uno dei rappresentanti sindacali della società che da alcuni anni soffrirebbe il mancato pagamento delle spettanze maturate nei confronti della Regione Lazio in relazione al servizio di trasporto merci svolto da e per le isole.
«Ci rimpallano dall’assessorato ai Trasporti all’ufficio Bilancio sono mesi che chiediamo di ottenere ciò che la Regione dovrebbe riconscerci rispetto ad un preciso contratto di servizio».
Da quanto tempo non avete ottenuto il pagamento previsto?
«Sono quassi dodici mesi che non abbiamo continuità, una settimana fa ci era stato detto che avremmo potuto avere una prima tran- che di 700 mila euro, da quella somma si è passati prima a 400.mila e poi a 295 mila euro che ci sarebbero stati assicurati con la scadenza di ieri, ma ad oggi nulla di fatto. E con questi ritardi è normale che la società non riesce a tenere i conti in ordine, siamo figli di nessuno, 25 famiglie che rischiano ogni mese di andare sul lastrico, ma questa volta credo davvero che non avremmo più possibilità di andare avanti, loro ci vogliono precettare? Bene facciano pure, poi andran- no loro a dare da mangiare ai nostri figli».
Fonte: Latina Oggi