Sono rimasti bloccati sei ore sulla banchina del Molo Azzurra di Formia, i cento passeggeri che ieri mattina avrebbero dovuto imbarcarsi alla volta dell’isola di Ventotene a bordo dell’aliscafo «Alcione». Quattrocento posti a sedere, noleggiato dalla Laziomar alla Snav, in sostituzione dell’Anlilam andato in avaria al suo primo giorno di lavoro. Dopo il fermo obbligatorio determinato dall’ultimo guasto al motore. Così ieri mattina con le temperature che all’una, avevano sfiorato i 34° gradi, l’afa crescente e l’assenza totale di beni di conforto, o di uno spazio adeguato per l’accoglienza dei passeggeri in attesa, è andata in scena l’ennesima odissea dei viaggiatori della Laziomar. Molte persone hanno deciso di fare dietrofront, altre si sono rassegnate all’attesa, altre ancora, come il signor Antonio, non hanno potuto fare altro che attendere l’orario della nuova partenza, questa volta fissata come di rito alle 18. Secondo una prima ricostruzione infatti sembrerebbe che l’aliscafo giunto alle 7 e 30 al porto di Formia sia rimasto qualche minuto in rada e successivamente avrebbe attraccato al molo, senza tuttavia poter ripartire. I motivi? Un corto circuito tra la Laziomar e la Snav? Al momento solo ipotesi. Certo è che l’aliscafo ha fatto richiesta di poter partire dal molo “solo” per le 18. Prima non c’erano documenti che attestassero la richiesta della partenza: preventivata, programmata, ufficializzata e pubblicizzata, per le 11 e 40. «Siamo arrivati da Bari – spiega una signora e tanti altri come noi – contavamo di partire ma poi abbiamo visto un cartello con cui si spiegava che la nave avrebbe preso il largo solo alle 18. Qui era impossibile restare, e tanta gente è andata via imprecando sotto il sole, altri sono ripartiti con le loro autovetture, tanta gente non aveva idea di cosa fare, qui non funziona nemmeno un bar e nessuno ci ha fornito generi di conforto, o spiegazioni». Cosa sia successo in quel lasso di tempo nessuno si azzarda a confermarlo, certo è che l’ Alcione non poteva prendere il largo, perché facendolo avrebbe rischiato d’incorrere in gravi sanzioni. Così il «varo» del nuovo aliscafo, giunto da Napoli per servire l’isola di Ventotene, ha lasciato delusi i suoi primi passeggeri, che solo alle 18 sono potuti partire alla volta dell’isola con sei ore di ritardo rispetto alla partenza programmata.
Fonte: Latina Oggi, Corriere della Sera, La Repubblica, H24 Notizie