Il difficile rilancio della stagione: ok le prenotazioni di case e alberghi, ma pochi visitatori nel weekend
A due mesi dal dramma di Cala Rossano, Ventotene prova a rialzare la testa e pensa a come rilanciare il turismo nelle Pontine. Con due progetti: un’alleanza con la secolare isola-sorella rivale – Ponza – e una raffica di promozioni e sconti.
Prima la tragedia di Sara e Francesca, le due studentesse romane uccise da una frana durante una gita scolastica. Poi il provvedimento di sequestro di tutti gli arenili. Infine lo stop ai collegamenti Snav e Alilauro da Fiumicino al vecchio porto romano e la rottura di uno dei traghetti alla vigilia del primo weekend di sole. Ventotene si avvia alla stagione del turismo estivo con uno slalom tra disgrazie e dissapori.
SCONTI E CARD – Mentre ancora la magistratura indaga (10 gli avvisi di garanzia per la morte delle due 14enni), l’isola si divide sul da farsi. Domenica 6 giugno, in una piazza Castello con pochi turisti e le prime schiere di diportisti a spasso per il borgo, consiglio comunale straordinario per decidere le misure più urgenti. Tra le proposte avanzate, in una ridda di voci e pareri discordi, spiccano quelle di un consigliere di minoranza, Pietro Pennacchio, albergatore (è contitolare del Mezzatorre) e presidente di Confcommercio sull’isola.
Secondo Pennacchio le mosse da fare, subito, sono due: anzitutto l’emissione di un «buono barche» abbinato a una card del turista; un contributo del Comune intorno ai 20 euro per barca o barchino data a nolo dagli operatori locali, con la contestuale imposizione di una tariffa fissa – «Forse 40-50 euro al giorno», spiega – per i noleggi, come la corsa in taxi dall’aeroporto di Fiumicino a Roma. Eppoi la creazione di una associazione tra Ventotene e Ponza che valorizzi tutta l’area, «perchè questo sia un arcipelago davvero, e non solo sulla carta».
SPIAGGE OFF LIMITS – Il buono-barca, da abbinare ad una card del turista, sarebbe un primo passo per convincere gli indecisi a tornare sull’isola. Molti, infatti, sono preoccupati dal sequestro delle spiagge e temono di dover spendere troppo – in un weekend o in una settimana di ferie – per noleggiare le barche necessarie ad andare a fare il bagno in acque sicure.
Così, mentre gli operai della ditta Dolomiti Rocce – che ha avuto l’incarico dall’Area Genio Civile della Regione Lazio (dipartimento Infrastrutture) – lavorano a consolidare le ripe e gli scogli tufacei di tutta l’isola (sabato e domenica erano all’opera tra il Porto Romano e Cala Nave), si discute di sconti e promozioni. Se ne parlerà anche nel vertice che il presidente di Confcommercio Latina, Vincenzo Zottola, ha convocato a Ventotene per mercoledì 9 giugno, con Pennacchio e il suo omologo, Tommaso Tartaglia, leader dei commercianti di Ponza.
RIAPERTURE PROGRESSIVE – Nel frattempo, il barometro del turismo sembra volgere al bello, come quello meteorologico che ha regalato all’arcipelago un weekend d’estate: sole e temperature finalmente in linea con la stagione. Peccato che a Ventotene, dagli aliscafi, siano sbarcati pochi turisti. Una ventina, invece, i motoryacht in rada, altrettanti i velieri: per un totale di circa 200 diportisti.
Poche anche le persone sul bagnasciuga: sui lettini sistemati sullo scoglio piatto a sinistra del faro, come sulla sabbia di Cala Nave – per ora tornata agibile al 50% – e su quella di Cala rossano, agibile al 75%.
Nel capitolato d’appalto, la Dolomiti Rocce ha 100 giorni di tempo per completare i lavori di messa in sicurezza di tutte le cale e gli arenili dell’isola. «Ma ci vorrà molto meno – assicura Pietro Pennacchio -, per fine giugno spariranno le transenne almeno dal porto fino a tutta Cala Nave». Più difficile sarà far sparire dalla memoria l’eco della tragedia. E nemmeno lo vogliono i ventotenesi.
ANGELI IN CIELO – Nessuno dimentica e nessuno vuol dimenticare la tragedia: a Cala Rossano, accanto ai divieti scoloriti dal sole che campeggiano sulle transenne delimitanti l’area della frana, qualcuno ha piantato dei fiori in un’aiuola nella sabbia. E altri fiori freschi vengono messi ogni giorno in cima alla scaletta di accesso all’arenile, dove un cartello plastificato, con la foto di Sara e Francesca – le due giovani vittime – recita: «Addio piccoli angeli. L’isola di Ventotene e i suoi cittadini non vi dimenticheranno mai… Resterete per sempre nei nostri cuori… Ora brillerete in cielo come due stelle».
UNITI E DIVISI – Uniti nel lutto. Divisi sul da farsi. La proposta del buono-barca è appena stata formulata e già gli abitanti si dividono sui costi. Gelosie, rivalità… c’è chi non vuole bruciare il «tesoretto» del Comune, che da un paio d’anni chiude il suo bilancio «con 50 mila euro di attivo». Chi si adonta all’idea di un’addizionale comunale su Irpef e Irap («anzi, dovrebbero ridurre l’Irap») per finanziare un fondo destinato a migliorare i servizi e finanziare la promozione turistica.
E’ difficile mettere insieme tante teste. E tanti portafogli. Nonostante «il dramma che ci ha fatto capire la fragilità dell’isola», gli operatori faticano a pensare al bene comune, a fare squadra.
AFFITTI E HOTEL – E i turisti? I turisti ritornano, lentamente. Il maltempo ha frenato la ripresa dopo la tragedia di Cala Rossano a metà aprile. E fino a una settimana fa a poco era valso l’appello lanciato dagli operatori il 23 maggio scorso: aiutateci. Ora, però, la minaccia di una crisi in grado di mettere in ginocchio l’economia dell’isola pare scongiurata.
«Le prenotazioni per luglio e agosto sono ripartite – dice Florinda, dell’agenzia MareLuna – e anche per il lungo ponte del 29 giugno (ndr. un martedì, e a Roma si festeggiano i patroni S.Pietro e Paolo) ci sono un discreto numero di richieste». I prezzi degli affitti rimangono medio alti: «A luglio 800 euro per una casa con 4 posto letto – dichiarano gli operatori – ad agosto 900 a settimana», ma in realtà le quotazioni diventano più alte se si vuole evitare di dormire vicino ad una discoteca o nelle vie più rumorose. Meglio a giugno: 5-600 euro a settimana.
Quanto agli alberghi, anche qui le prenotazioni vanno abbastanza bene «a parte il crollo della mezza stagione: tutte le gite scolastiche di maggio e giugno sono state annullate dopo la tragedia». E adesso molti operatori locali plaudono all’idea del ministro della Pubblica istruzione, Mariastella Gelmini, di spostare l’inizio dell’anno scolastico per allungare la stagione turistica.
Fonte: Corriere della Sera