Dopo essere “cacciato” dall’amministrazione comunale di Ventotene di cui era potente vice sindaco e assessore al demanio, guai processuali in vista per Modesto Sportiello. Il Gup del Tribunale di Cassino Vittoria Sodani lo ha rinviato a giudizio – accogliendo la richiesta forlumata dal sostituto procuratore Beatrice Siravo (il Pm d’udienza era, invece, il dottor Alfredo Mattei) – con la pesante ipotesi accusatoria di turbativa della libertà degli incanti insieme ad altre tre persone a vario titolo: Claudio Santomauro, imprenditore del’isola, Pasquale Romano, tecnico del comune di Ventotene, e Guido Moreschini amministratore di una società edile. La prima udienza del processo è stata fissata il prossimo 14 dicembre davanti al giudice monocratico del Tribunale di Cassino Donatella Perna.
I reati, Modesto Sportello, li avrebbe commessi quando, tra il novembre ed il dicembre 2012, all’epoca dei fatti accertati, ricopriva la carica di consigliere comunale di minoranza. Sportiello, oltre a ricoprire la carica di consigliere comunale, era anche socio della ditta che eseguí due importanti lavori pubblici a Ventotene per un importo di un milione di euro: la riqualificazione di piazza Castello, nella zona antistante il palazzo comunale, e la realizzazione della strada alternativa a Presto Grande.
Secondo quanto accertato dalla procura di Cassino, Pasquale Romano, nella qualità di capo area appalti pubblici e responsabile unico del procedimento, Sportiello, nella qualità di consigliere comunale di minoranza e socio di fatto dell’impresa AL.CO. srl, Guido Moreschini, quale amministratore di diritto della società AL.CO. e Claudio Santomauro nella qualità di amministratore della propria omonima impresa, tutti in concorso tra loro ricorrendo alla procedura negoziata senza pubblicazione del bando di gara, invitando sei imprese di Ventotene, di cui cinque non erano in possesso dei requisiti tecnici ed economici necessari per espletare i lavori appaltati, invece dell’espletamento di una gara aperta su base nazionale, accordandosi affinché l’impresa di Santomauro, unica in possesso dei requisiti non presentasse alcuna offerta, concordavano e portavano a compimento “la fraudolenta aggiudicazione della gara d’appalto relativa al terzo lotto dei lavori di riqualificazione della piazza Castello di Ventotene per un importo pari a 467 mila e 500 euro in favore dell’impresa edile AL.Co. srl unica ad offrire un ribasso dell’1,20%”.
Stesso clichè per le procedure di aggiudicazione dell’appalto di un altro importante intervento pubblico per un importo di 465 mila e 354 euro per la realizzazione della “strada alternativa di via Cala Rossano – via Parata Grande” sempre in favore della ditta di Santomauro che offrì un ribasso dell’1%. Il Gup Sodani, contrariamente a quanto avvenne nel maggio 2017 per l’ex sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso e per l’ex assessore Daniele Coraggio, non aveva chiesto alcuna misura cautelare.
Il parterre degli avvocati difensori – Luca Scipione per Pasquale Romano, Gabriele Leone per Modesto Sportiello e Arturo Buongiovanni per gli altri due – ha già dichiarato di scatenare una bagarre al processo e di perseguire la via della prescrizione, dal momento che i reati sono risalenti al 2012 e il prossimo anno andranno prescritti.
Fonte: TempoReale.info