Geppino Assenso, Pasquale Romano, Daniele Coraggio, Antonio Langella e Claudio Santomauro, gli amministratori e imprenditori arrestati il 23 maggio a Ventotene
Il secondo collegio del Tribunale del Riesame di Roma si è riservata la decisione se annullare o meno, entro i prossimi cinque giorni, l’ordinanza di arresto notificata dal Gip del Tribunale di Cassino Salvatore Scalera a cinque tra ex amministratori e tecnici del comune di Ventotene e imprenditori dell’isola con l’accusa di pilotare l’esito di alcuni appalti pubblici a favore di imprese “amiche” con l’intento di ottenere finanziamenti da parte della Regione e favorire anche il voto di scambio. I legali dell’ex sindaco Giuseppe Assenso, dell’ex assessore al turismo del comune Daniele Coraggio, dell’ex responsabile della ripartizione tecnica comunale Pasquale Romano e degli imprenditori isolani Claudio Santomauro e Antonio Langella, hanno prodotto una mole di documenti per motivare la loro istanza che – a loro dire – non è mai stata suffragata da gravi indizi di colpevolezza.
Gli avvocati Luca Scipione, Pasquale Cardillo Cupo, Antonio Zecca, Caterina Suppa e Arturo Bongiovanni hanno innanzitutto contestato la reiterazione del reato dal momento che soprattutto il sindaco Assenso, l’ex assessore Coraggio e l’ex dirigente Romano non occupano da tempo i rispettivi incarichi pubblici. All’udienza davanti i giudici del Riesame ha partecipato il magistrato titolare delle indagini, il sostituto Procuratore Roberto Nomi Bulgarini che, a sorpresa, ha chiesto la revoca dei domiciliari per il solo l’ex sindaco Assenso – misura trasformata con il divieto di dimora a Ventotene – alla luce dei nuovi sviluppi venutisi a creare sull’isola pontina dopo l’appuntamento elettorale di domenica con l’elezione del neo sindaco Gerardo Santomauro.
Il Riesame si è riservato la decisione così come valuterà se accogliere o meno le istanze del collegio difesa sulla legittimità di talune intercettazioni ambientali effettuate in un periodo successivo a quello autorizzato dalla Procura di Cassino.
Fonte: TempoReale.info
Sull’isola però ci sono anche tanti figli di incerto padre e di incerta madre come chi come te scrive in maniera anonima…chi sono è tuo padre e tua madre?A quale famiglia e discendenza appartieni? Quali sono i tuoi titoli nobiliari?Di sicuro anche tu hai un soprannome e delle caratteristiche particolari perché tutti a Ventotene li hanno,così come li hanno quelli che tu sostieni come i raric i cann,terremoto bebè,crastlone,umma’,un rampollo della famiglia delle murene allupate e ‘o pazzariello che hai citato….tu a chi appartieni?
TUTTI INNOCENTI, MA I TITOLI NOBILIARI RESTANO
Letto l’articolo dove si evidenzia che i cinque indagati che avevano subito misure restrittive,sono tornati liberi,va comunque tenuto presente che tutti i tredici restano indagati. in Italia tutti sono INNOCENTI fino al terzo grado di giudizio, e il GARANTISMO della legge italiana è da difendere perchè è un bene per tutti. Anche chi è stato condannato in primo grado per omicidio colposo,come per Sara e Francesca,non è ritenuto colpevole fino al terzo grado di giudizio,e se poi interviene la prescrizione, nessuno potrà mai più essere ritenuto colpevole per la morte delle due bambine.
…MA I TITOLI NOBILIARI RESTANO
Se i discendenti del signore con i denti d’oro (voccaror’) sono detti chill’e voccaror’, quelli del signore dal comportamento leggermente diverso(o’pazzariell’) sono detti chill’ro pazzariell’, allo stesso modo i discendenti della persona arrivata a Ventotene in confino coatto (O’COATT’) sono detti chill’ro coatt’
e tutto ciò senza offesa per nessuno,e per i loro discendenti tutti inclusi: peretone,trambocchio,fetente,mufeto,strunz’,cacarone,fessillo,panzatosta, cortacchiena, pacca santa,perchiaccona,porcaro,vaccaro,vacciniello,mangajatte,baccalà,chiocchiò, testone,zucabroro,capacchione etc.etc.
Mi sa che dovete aggiornare le notizie,perché oggi sono stati liberati.Lo so che questo vi dispiacerà ma purtroppo è una notizia di cui dovete prenderne atto.E adesso mi raccomando non pubblicate neanche questo commento,perché non è di vostro gradimento.
Se accogliessero la richiesta del sostituto procuratore si passerebbe da
Giovanni Assenso confinato coatto a Ventotene
a
Giuseppe Assenso confinato coatto via da Ventotene
così il nipote del primo erediterebbe comunque il titolo nobiliare del capostipite degli Assenso a Ventotene