E’ sempre più tesa, con una procedura di raffreddamento avviata e permanendo lo stato di agitazione indetto lo scorso 21 maggio, la situazione alla Laziomar. Ad agitare le acque delle tratte marittime verso le isole di Ponza, Ventotene e anche Procida in Campania sono i ritardi nel pagamento delle spettanze di chi le navi le porta quotidianamente per mare ovvero i marittimi. Una situazione che si trascina da oltre un mese logorata da una trattativa sulla contrattazione di secondo livello, con retribuzione sospesa dalla compagnia al cui bilancio partecipa con contributi pubblici la Regione Lazio (su cui indaga la Guardia di Finanza), che a parere dei marittimi non sarebbe mai dovuta iniziare e che ha già portato a due giorni di riunioni del personale di bordo terminate con un: “Per ora non si sciopera”.
Proprio nelle vicinanze del ponte del 2 Giugno, quando il traffico verso le isole si annuncia in forte aumento per l’afflusso di turisti, arriva una nota a firma delle Rsa delle sigle sindacali Filt – Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti che così chiedono alle rispettive segreterie Roma – Latina: “Le Rsa delle rispettive sigle sindacali, sentite le opinioni di tutti gli iscritti e in virtù dei ritardi degli stipendi mensili che non sono mansionati nella contrattazione integrativa e delle dovute spettanze in regresso e delle incresciose situazioni in sospeso, chiedono di procedere dalla fase dello stato di agitazione alla comunicazione immediata di sciopero trasmessa anche agli organi competenti, al fine di poter dare un forte segnale. Ciò darebbe anche una tranquillità a tutte le persone che rappresentiamo, certi di un vostro immediato intervento si rimane in attesa”.
Una presa di posizione forte quella delle Rsa, probabilmente di risposta a un messaggio circolato oggi pomeriggio e firmato “I Marittimi Laziomar”, testimonianza di un forte stato di disagio da parte del personale ma sulla cui autenticità non possiamo giurare pur (lo riportiamo in calce), provenendo da una e-mail Laziomar, corrispondente tra l’altro a un numero di telefono che a tutela dell’interessato non divulghiamo.
“A nome di tutti i marittimi della Laziomar, vi chiediamo un’aiuto a pubblicare le nostre dichiarazione che da domani noi tutti sospenderemo le partenze senza preavviso, tutto scaturito dalle mancanze dell’azienda che dopo 32 gg (giorni ndr) di lavoro che i marittimi hanno svolto, l’azienda non ha ancora disposto i pagamenti delle dovute spettanze, pertanto chiediamo scusa anticipatamente all’utenza e alle cittadinanza di Formia, Anzio, Terracina e isole.
Col ringraziare anticipatamente la redazione vi invitiamo ad assisterci, distinti saluti.
I Marittimi Laziomar”.
Va precisato, infine, che mettendo in atto quanto dichiarato, qualora lo ripetiamo il messaggio non fosse un falso, non avendo proclamato ancora alcuno sciopero le sigle sindacali, i marittimi coinvolti incorrerebbero nel reato di interruzione di servizio pubblico.
Fonte: H24 Notizie
A me fai schifo tu che in maniera anonima su questo blog parli male dell’ex sindaco,ma nella realtà lo difendi e lo hai anche votato.Non capisco perché continui a ripescare questi articoli vecchi,credo che dovresti saperlo che circa un anno dopo queste dichiarazioni,il sindaco di Ponza e quello di Ventotene si sono riappacificati.
http://www.ponzaracconta.it/2013/01/29/vigorelli-i-no-di-geppino-assenso-fanno-schifo/
Vigorelli: “i NO di Geppino Assenso fanno schifo”
29 gennaio, 2013
Riceviamo dal Sindaco Vigorelli e integralmente pubblichiamo
La Redazione
“Aggiungo, in via del tutto personale, che quanto da lei espresso mi fa schifo”. E’ la conclusione di una lettera a firma del Sindaco di Ponza, Piero Vigorelli. Ma chi è il destinatario di tanto disprezzo? E’ il sindaco di Ventotene, Geppino Assenso. L’oggetto della discordia è la questione dei collegamenti di Laziomar con le due isole pontine.
“La cosa è estremamente semplice”, spiega Vigorelli: “Il contratto di servizio prevede da Formia una corsa della nave e una dell’aliscafo per Ventotene e due corse della nave e una dell’aliscafo per Ponza, perché Ventotene ha una popolazione di 750 abitanti e Ponza di 3.400. Da settembre del 2012 per varie ragioni e avarie, Laziomar ha in funzione una sola nave e un solo aliscafo.
“Dice la logica, la sussidiarietà, l’equa ripartizione del disagio, che le corse ridotte al 50 per cento dovevano essere distribuite sulle due isole. Invece Ventotene ha mantenuto le sue due corse e Ponza ne ha perse due. Poi ci si mette anche il mare in burrasca, che impedisce la navigazione in sicurezza. Ma un conto è trasportare passeggeri, merci, insegnanti, impiegati vari per una popolazione di Ventotene che d’inverno si riduce a circa 250 persone, altri sono i numeri di Ponza che d’inverno ha circa 2.000 abitanti stanziali.
Continua il Sindaco Vigorelli: “Il contratto di servizio prevede che in caso di avarie Laziomar è obbligata a noleggiare mezzi sostitutivi, per assicurare l’operatività di due navi e due aliscafi. Questo non è stato fatto per colpa della Regione Lazio che non ha onorato l’impegno finanziario nei confronti di Laziomar (mancano all’appello circa 4 milioni di euro). E la società, senza quattrini, non può noleggiare mezzi sostitutivi e non ha neppure pagato lo stipendio di dicembre ai marittimi, che ovviamente sono in stato di agitazione sindacale e applicano il contratto alla lettera, rifiutandosi di fare ore straordinarie di lavoro.
“Di fronte a tutto ciò, il Sindaco di Ponza si è rivolto all’universo mondo, ha sollecitato e partecipato a diverse riunioni in Regione e in Prefettura, anche insieme alla dirigenza di Laziomar e al sindaco di Ventotene. Il Prefetto Antonio D’Acunto e gli assessori regionali Lollobrigida e poi Malcotti si sono attivati in modo egregio. Ma i mandati di pagamento emessi dagli assessori a favore di Laziomar (così come quelli a favore della società Snip-Snap i cui marittimi non ricevono lo stipendio da un anno!) non sono stati ancora liquidati.
“Il Sindaco di Ponza di fronte a questo concorso di colpe (mezzi in avaria, soldi che non arrivano, mare in burrasca) ha prospettato diverse soluzioni di modulazione degli orari e di percorsi Formia-Ponza-Ventotene-Formia per ripartire i disagi e assicurare una migliore continuità territoriale per le due isole pontine.
“A tutte queste proposte il sindaco Geppino Assenso ha sempre risposto di no, esprimendo il suo massimo dissenso. Un atteggiamento vergognoso, che mi fa schifo”.