Nel corso della serata del 22 agosto, a Ventotene, i Carabinieri della locale Stazione in collaborazione con quelli del Motovedetta CC N711, nel corso di predisposti servizi di controllo del territorio, deferivano in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria due titolari di esercizi pubblici di ristorazione che somministravano ai clienti preparati a base di prodotti ittici surgelati anziché freschi, omettendo di farne specifica indicazione sulla carta del menù giornaliero.
Altresì veniva sottoposto a controllo un esercizio pubblico di pescheria, al cui titolare è stata contestata una sanzione amministrativa di euro 1.000 (mille), per avere posto in vendita molluschi bivalvi aspersi in acqua.
Fonte: H24 Notize, LatinaToday, Il Messaggero
In un paese normale, gli altri ristoratori isolani dovrebbero incazzarsi e dire che loro non imbrogliano i clienti. In un paese normale, gli altri commercianti di generi alimentari dovrebbero far sentire pubblicamente la loro voce, e mettere all’indice i furbetti che lucrano sulla pelle dei turisti. In un paese normale questo si chiama “danno di immagine”, ed è particolarmente pesante su un’isola che campa esclusivamente di turismo.
Ma se il gestore dell’esercizio irregolare è nipote del sindaco e uno dei consiglieri comunali di maggioranza, e se tra ristoratori e amministratori ci sono legami strettissimi, è forse questo un paese normale?
Avanti di questo passo l’isola sarà morta, non solo l’inverno, ma anche d’estate perché acca, ricordatevelo, neppure il turista è fesso!