Un’altra nave romana è stata individuata su un fondale di oltre 100 metri, al largo dell’isola di Ventotene. Accanto al relitto molte anfore fuoriuscite dalla pancia dell’imbarcazione al momento del naufragio.
A fare il ritrovamento è stata la nave Numana, un cacciamine della Marina Militare Italiana, al comando del Tenente di Vascello Daniele Proietto, che dallo scorso 12 giugno è impegnata in attività di ricerca, monitoraggio e classificazione di reperti archeologici subacquei nelle acque dell’Arcipelago Pontino, individuata come zona di interesse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC).
Un’ attività che rientra in un accordo siglato tra il ministero e la Marina, denominato Archeomar. L’attività di ricerca, oltre ai sonar di cui dispone il cacciamine per la sua finalità viene completata con l’intervento di un mini-sommergibile, “Pluto-Gigas” che ha potuto effettuare riprese video e fotografiche piuttosto dettagliate della imbarcazione romana e del suo carico, che consentiranno ai tecnici e agli studiosi del ministero per i Beni e le Attività Culturali di classificare e studiare questo come altri reperti individuati durante l’attività.
Fonte: Il Messaggero