«Ancora una volta Laziomar sorpende tutti. Siamo alle solite. Senza alcun preavviso e senza alcuna comunicazione, sia agli uffici interessati che ai passeggeri, la Laziomar ha deciso di attraccare e quindi partire con la nave che collega Formia a Ventotene, il «Don Francesco», in partenza tutte le mattine alle 9.15, non più dal molo Azzurra, dove comunque rimane la biglietteria, ma dal molo Vespucci, questo dal 24 aprile scorso». La denuncia arriva direttamente da Marcello Musella dell’associazione Aviap che riunisce vari imprenditori dell’isola pontina. «La cosa grave è che la biglietteria resta sempre, anche per la nave, al molo Azzurra, quindi i passeggeri devono recarsi al molo Vespucci, con relativi bagagli e a piedi dato che i due moli non sono certamente vicini. Se si arriva all’ultimo minuto, si perde la nave, come è già successo, per espletare tutte le operazioni d’imbarco. Tutto questo, ripeto senza alcuna comunicazione all’utenza, senza alcun comunicato stampa e senza alcuna pubblicità. Addirittura non vi è alcun cartello nemmeno alla biglietteria Laziomar. E’ di stamani – racconta Musella – il caso di una signora arrivata in taxi al molo Azzurra dalla stazione ferroviaria. Ha fatto il biglietto e nessuno le ha comunicato niente: quando però non ha visto la nave ha chiesto informazioni e solo allora è stata informata.
Poichè il taxi era ormai andato via e non potendo recarsi al molo Vespucci a piedi e con i bagagli, ha chiesto alla biglietteria di cambiare il biglietto con uno dell’aliscafo che partiva alle 11,40 , sempre per Ventotene, ma gli è stato negato. L’ Aviap (Associazione per la Valorizzazione delle Isole dell’Arcipelago Ponziano) – aggiunge sempre attenta a ciò che accade sull’isola, ancora una volta, è l’ unica a segnalare l’ennesimo disservizio che la Laziomar procura non solo agli abitanti di Ventotene ma soprattutto ai numerosi turisti che hanno prenotato per il ponte del primo maggio e a quelli, visto l’imminente stagione estiva, che si apprestano a trascorrere le vacanze sulla nostra isola.
Il problema Laziomar, una volta per tutte, va affrontato è risolto. Non si può fare turismo senza un adeguato collegamento con la terra ferma e con continui spostamenti di orari e mezzi».
Questo l’accorato appello di un operatore turistico nei confronti delle istituzioni o comunque delle autorità preposte affinchè casi di questo genere non si verifichino più, pena mettere a rischio la stagione estiva e l’andamento degli affari economici dell’isola.
Fonte: Latina Oggi
Noi siamo venuti lo scorso week end e al ritorno siamo rimasti fregati come altre 50 persone. Al ritorno la nave ha attraccato al molo Vespucci senza alcun preavviso, se non mentre entrava in porto. Siamo stati costretti a prendere un taxi con i bagagli (a spese nostre) per arrivare all’altro molo a prendere la macchina, eravamo pieni di bagagli e non si poteva andare a piedi. Con noi c’erano un gruppo di sub con relativi bagagli e borsoni tutti nelle nostre stesse condizioni, un ragazzo con le stampelle canadesi e una signora con tanto di passeggino e bagagli. E’ stata una odissea ! Ma su che base si decidono questi cambi ? In tutti i viaggi che abbiamo fatto “da dove si parte si ritorna!” Non esiste che partiamo da un posto e ci lasciano in un altro a meno che ci siano motivi “gravissimi e giustificabili” e questo non può succedere spesso. Se qualcuno per andare al molo Azzurra o viceversa ha un incidente di qualsiasi tipo chi se ne assume la responsabilità?