E’ tornato in libertà, l’uomo di Ventotene che il 26 marzo era stato arrestato dai militari della stazione dei Carabinieri per aver violato i sigilli dell’abitazione che aveva realizzato nel 2009 abusivamente.
Ieri, infatti, si è svolto il processo per direttissima davanti al giudice Rossana Brancaccio, che non ha potuto che constatare come la reiterazione della violazione dei sigilli avesse determinato l’obbligo, dell’arresto del 66 enne, da parte dei carabinieri di Ventotene. Che da quella data lo avevano trasferito nelle celle di sicurezza.
Tuttavia per C.T., queste le sue iniziali, il giudice ha disposto che l’uomo non possa più tornare a vivere all’interno dell’abitazione, reiterando di fatto quel provvedimento che lo stesso aveva già violato per ben due volte.
L’arresto dell’isolano era avvenuto a seguito della contestazione della violazione dei sigilli in relazione alle attività edili riprese alcuni giorni fa, per concludere il manufatto abusivo di 70metri quadrati con veranda, costruito a Cala Battaglia, oggetto nel febbraio 2009 e nell’aprile 2011 di sequestro giudiziario. Vane le richieste formulate a difesa del suo assistito dall’avvocato Pasquale Di Gabriele che aveva tentato di chiedere l’uso dell’immobile all’imputato, che tuttavia, da ieri è tornato in stato di libertà.
Fonte: Latina Oggi