A Ventotene il rifornimento idrico è a carico dello Stato, ma gli amministratori fanno pagare l’acqua ai cittadini a caro prezzo

Questa perla del Tirreno non smette di far parlare di sé. Purtroppo, in negativo, spesso. E non per colpa del suoi cittadini. Ma per i suoi amministratori.
Una volta per la morte di due ragazze romane travolte da una frana in un’isola sbriciolata dall’incuria e dalla devastazione selvaggia.
Un’altra volta per l’abusivismo edilizio sfrenato ed inarrestabile stante il comportamento omissivo di chi dovrebbe vigilare e reprimere e non lo fa.
Tal’altra ancora per un altro motivo.
Oggi ci vediamo costretti a ritornare a parlare di Ventotene per censurare il comportamento dell’amministrazione comunale che decide di applicare per il rifornimento idrico agli abitanti cifre davvero esose ed ingiuste. Oltre che illegittime, se si tiene conto delle varie leggi, a cominciare dalla n.307 del 9 maggio 1950, che privilegiano le cosiddette “Isole minori”, fra le quali, appunto, risulta Ventotene, “il cui rifornimento idrico è a carico dello Stato”.
Sappiamo che fare appelli, in un sistema in cui lo Stato di diritto esiste solo sulla carta, è assolutamente inutile.
Ma noi lo facciamo lo stesso perché vogliamo stare a posto con la nostra coscienza e fare il nostro dovere a tutela di quella legalità che viene sempre invocata da tutti ma mai rispettata.
Non può fare niente il Procuratore il Procuratore Capo della Repubblica di Latina?

Fonte: Associazione antimafia “A. Caponnetto”

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4 risposte a A Ventotene il rifornimento idrico è a carico dello Stato, ma gli amministratori fanno pagare l’acqua ai cittadini a caro prezzo

  1. Stefania scrive:

    Tratto da Parvapolis
    24 Aprile 2012
    Acqualatina è in attivo, le nostre tasche no
    L’esercizio 2011 si chiude con circa mezzo milione di attivo. Ma le condutture perdono

    Acqualatina chiude il bilancio in utile per il 3° anno consecutivo. Peccato che in passivo, netto e forte, siano invece le tasche dei contribuenti che sono continuamente chiamati a coprire il bilancio stesso con progressivi aumenti delle bollette. Secondo Acqualatina si registrerebbe “un miglioramento del rendimento della rete anche se ancora molto è da fare in questo campo che sarà il prossimo terreno di azione della società”. Bontà loro, i dirigenti della società si rendono conto che le condutture restano colabrodo al punto che quotidianamente è necessario effettuare riparazioni che costano danaro e soprattutto causano disservizi ai cittadini. Gli altri impegni saranno profusi per “combattere la torbidità, mantenere il costante impegno nell’ambito della depurazione e la risoluzione definitiva della tematica arsenico.”

  2. titti scrive:

    Cara Stefania è un’ottima osservazione, se tutti pagassero le tasse non solo l’acqua potrebbe essere gratuita ma si potrebbero ottenere tanti altri servizi. Il problema è che nessuno le paga e quindi piano piano ci ritroveremo a pagare anche l’aria che respiriamo….

  3. Stefania scrive:

    Chi sono i privati in queste società?

    Pagheranno le tasse?

  4. Vincenzo scrive:

    Comunicato stampa Comitato Cittadino Acqua Pubblica Aprilia
    Acqualatina “risparmia” e Zio Pantalone paga !
    http://www.acquabenecomune.org/aprilia
    … della serie : per i comuni che non conviene gestire paga la regione !

    Documenti alla mano (All.1), Acqualatina assumendo gli obblighi della gara vinta nel 2002, accettava di pagare il trasporto d’acqua alle isole di Ponza e Ventotene. Circa 2 milioni di euro l’anno. Da pagare con la tariffa totale d’ambito spalmata sui “polli” dell’ATO4, almeno fino al 5° anno di gestione. Anno previsto per la messa in funzione dei dissalatori isolani. Questi costi però non sono mai stati sostenuti dalla società nonostante la tariffa totale non è stata mai diminuita di conseguenza.

    Come riconoscere un pagamento per un servizio non reso !

    Ma allora chi ha pagato il trasporto dell’acqua ? Zio pantalone, ossia noi, attraverso il bilancio della regione Lazio. Infatti, la LR 53/78 obbliga la Regione all’approvvigionamento idrico-potabile alle isole Pontine di Ponza e Ventotene, visto che chi avrebbe dovuto farlo non lo ha fatto.

    Ma vi è di più. Proprio la regione Lazio, epoca Storace-Fazzone, con delibera di giunta n.59 del 21.1.2005 (All.2), decide di continuare a sostenere i costi di trasporto dell’acqua alle isole per il tempo necessario alla realizzazione degli impianti di dissalazione per non gravare sulla tariffa dell’ATO4.

    La Regione però impone che “gli impianti di dissalazione dovranno essere resi operativi entro il 30 giugno 2006 per Ventotene ed il 31 dicembre 2006 per Ponza. Oltre il 31 dicembre 2006, anche se per qualsiasi motivo non fossero stati realizzati gli impianti di dissalazione, il trasporto dell’acqua sarà a carico di Acqualatina S.p.A.”

    Finalmente il pugno di ferro verso il gestore ? Lo stesso utilizzato da Cusani & Co. per far consegnare gli impianti di Bassiano ad Acqualatina ? Macché ! Gestire l’acqua nelle isole non conviene !

    L’acquapoliticapontina, schierata nella conferenza dei sindaci dell’ATO4, il 14 luglio 2006 non solo aggiusta il contratto con il gestore, con aumenti di tariffa e slittamento di investimenti, ma decide anche (All.3) di attivarsi per rinnovare l’accordo per il trasporto d’acqua a carico della regione almeno fino al 31.12.2007. Cambiano anche il piano economico della tariffa (All.4) e tolgono il costo del trasporto dell’acqua a carico di Acqualatina ! Che BRAVI !!!

    Risultato : siamo arrivati al 2010, dei dissalatori neanche l’ombra e Zio Pantalone paga !

    La regione continua a stanziare circa 6 milioni l’anno (All.5) per assicurare l’acqua potabile alle isole pontine. Intanto mentre nel 2009 gli investimenti fatti sono calati del 20%, la tariffa è aumentata +8,1%. Per il 2010 altro aumento : almeno +5,5% !

    E non è finita qui ! Il 23 gennaio 2010 la regione annuncia la creazione della LAZIOMAR : ennesima società mista (60 % regione /40 % privati).

    LAZIOMAR (All.6) dovrà assicurare oltre al collegamento passeggeri anche l’approvvigionamento per il regolare funzionamento dei servizi pubblici … ossia il rifornimento d’acqua ! Stanziamento previsto per LAZIOMAR circa 10 milioni.

    Ma siccome per i collegamenti passeggeri la Regione spende circa 3 milioni l’anno (All.7), il maggior onere sarà evidentemente per il trasporto d’acqua. Tant’è che sono stati stanziati 7 milioni per il 2010 (All.7).

    A questo punto non sarebbe stato più giusto chiamare la nuova società ACQUALATINAMAR anziché LAZIOMAR !

    Comunicato stampa del 20 Febbraio 2010
    Comitato Acqua pubblica Aprilia

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