Riportiamo una nota di Bruno Panuccio sulla recente richiesta di risarcimento fatta al Comune di Ventotene per la morte della figlia Sara.
“Nei giorni scorsi è apparsa su vari quotidiani la notizia delle date sulla prima udienza sia in sede civile che penale per la morte di Sara e Francesca.
Non avevo alcuna volontà di parlarne, come avrete notato è molto che sull’argomento sono in silenzio , ma sia le notizie riportate non perfettamente che le voci che mi sono giunte su commenti poco simpatici , mi costringono ad esprimere le mie sensazioni e spiegare la realtà dei fatti.
La notizia è che io : la famiglia Panuccio chiede 2 milioni di risarcimento per la morte di Sara e su ciò qualcuno si permette di commentare ciò con ” – Ed ora si faranno ricchi !!! -”
Per prima cosa vi posso dire che a fine novembre si è deciso con il mio avvocato di citare il comune di Ventotene in causa civile in quanto non si muovevano le acque nel processo penale .
La quasi contemporaneità delle date è pura coincidenza .
Per quanto riguarda la cifra di 2 milioni , non è una quantificazione mia, sinceramente non avrei scritto alcuna cifra ed avrei lasciato alla giustizia , nel caso venisse riconosciuta la colpa , decidere l’ importo .
Se proprio avessi dovuto scrivere io la cifra avrei chiesto mille volte tanto , proprio perchè non esiste cifra e per , allo stesso tempo, far scontare il più possibile la pena a chi ritengo responsabile .
Tale importo nasce da tabelle di legge prestabilite , io posso chiedere 500.000 euro e così mia moglie ed i 2 fratelli di Sara ; quindi ecco che si arriva a 2 milioni .
Nel caso poi ci venga riconosciuta prima una somma di risarcimento in sede penale l’una esclude l’altra .
Ed ora parliamo dei commenti di scandalo…
Come ben sapete chiunque subisca un danno ha diritto ad un risarcimento , gli è dovuto per legge, è lo stesso principio per cui se vi danneggiano l’automobile chi ne è causa è tenuto a risarcirvi….mi sembra quasi stupido dover scrivere ciò .
Oltre ciò forse dovreste leggere cosa sia il danno biologico , cioè la perdità di felicità ed il rischio che io da un giorno all’altro per il trauma subito possa da un giorno all’altro cadere in stato di depressione che mi impedisca di lavorare e sostenere economicamente me e la mia famiglia , e quasi sicuramente , è un dato scientifico , le mie aspettative di vita si sono accorciate . Diciamo che tale tragedia mi ha tolto qualche anno .
Se per qualcuno mi farò ricco , nel caso ottenessi i miei 500.000 euro , rispondo brevemente .
Io ero ricco prima , quando c’era Sara , e chi mi conosce di persona potrà anche darvi conferma che questa affermazione mi ha sempre accompagnato dal giorno stesso in cui Sara è nata.
Dovreste anche riflettere sul fatto che Sara io non l’ho venduta, ma mi è stata tolta .
Forse chi ragiona in questi termini sarebbe disposto a vendersi la sua , se così fosse vi lancio una provocazione : datemi una vostra figlia di pari età in cambio dei miei 500.000 euro ( casomai li ottenessi ) , prometto di crescerla con affetto nel migliore dei modi , l’unica condizione è che i genitori non abbiano più il diritto di vederla …..vorrei proprio vedere se qualcuno tra coloro che parlano a sproposito è a favore di questo ignobile contratto !!!
Non vado oltre ….per ora….”
Bruno Panuccio 10.01.2012
Fonte: Facebook