Sembra un bollettino di guerra. La Centrale chiude, i netturbini scioperano, la Laziomar sospende a tempo indeterminato una delle due corse giornaliere del traghetto… e adesso la SNIP/SNAP si accinge ad annunciare il fermo delle sue navi adibite a rifornire le isole di Ponza e Ventotene di combustibili (gas, benzina, gasolio non solo ad uso autotrazione ma anche per le centrali isolane e per la pesca).
La notizia non è ancora ufficiale, ma fonti solitamente bene informate (Radio Banchina) la danno per certa. Sembra che nella giornata di oggi sarà formalizzata da parte della SNIP/SNAP la comunicazione ufficiale agli enti interessati (Regione, Prefettura e Comune) della cessazione delle corse. Alla base della drastica decisione degli armatori ci sarebbe l’impossibilità di proseguire l’attività per via dei mancati pagamenti da parte della Regione Lazio che alla fine di questo mese ammontano a quasi 2milioni di euro. Una cifra troppo grande per una piccola società armatoriale il cui core business è basato quasi esclusivamente sul trasporto dei combustibili per i quali riceve degli indispensabili contributi da parte della Regione. Se i contributi non arrivano è inevitabile il soffocamento dell’azienda. Ammontano infatti ad oltre 600mila euro gli stipendi arretrati degli equipaggi e sembra che i fornitori di gasolio non vogliano più rifornire le navi se non vengono pagati cash.
A questo punto, oltre tutto, il rischio di rimanere senza elettricità per la chiusura della Centrale, che sembrava scongiurato a seguito della sospensione dell’ordinanza di chiusura, ritorna prepotentemente perchè se non arrivano i carburanti, la centrale dovrà fermare lo stesso i motori.
Insomma sembra più che mai attuale il vecchio proverbio ponzese: “Primm ‘e Natale né fridde e né famme, dopo Natale”.
In compenso possiamo stare tranquilli sul fronte della sicurezza: è stato eliminato dagli operai del Comune il grave pericolo costituito dal varco nel muro del piazzale di Giancos.
Fonte: H24 Notizie