Buone speranze per Ventotene. Un successo la manifestazione organizzata dall’associazione nazionale piccoli comuni d’Italia l’altro ieri a Roma davanti Palazzo Chigi, contro la manovra l’articolo 16 del decreto legge del 13 agosto 2011 n. 138 che prevede l’accorpamento dei piccoli comuni sotto i mille abitanti. All’appuntamento non è mancato nessuno, in piazza in prima linea con tutta la delegazione ed il gonfalone c’era il sindaco Giuseppe Assenso. Ha incontrato i primi cittadini manifestanti il sottosegretario alla presidenza del consiglio, il quale ha rassicurato i sindaci. Da un lato ha detto che comunque il decreto non può essere ritirato, dall’altro si potranno apportare delle modifiche. Ovvero non ci saranno degli accorpamenti di sostanza ma di servizi. In realtà Ventotene ha già in atto una condivisione di servizi, quella del segretario comunale, che divide con il Comune di Sperlonga. Il sindaco Assenso ha inoltre ricevuto delle ulteriori rassicurazioni riguardo proprio le isole «Il sottosegretario Letta – ha dichiarato il primo cittadino ventotenese – mi ha inoltre rassicurato che per le piccole isole sarà presentato un emendamento con il quale vengono appunto escluse le piccole isole come Ventotene. Anche perché con chi ci accorpemmo? Di certo non con Ponza, non con Formia o Gaeta che sono troppo lontane». Assenso ha espresso tutta la sua soddisfazione per la riuscita della manifestazione che «è stata fondamentale per tenere in vita i nostri Comuni. Abbiamo raccolto con serietà l’invito della presidente dell’Anpci, Franca Piglio, e non siamo mancati all’appuntamento. E’ stato un forte segnale ed una ulteriore spinta al Governo che già stava dando dei segnali di volere apportare delle modifiche all’articolo 16 del decreto legge. Anche perché il risparmio che deriva da questi accorpamenti è di solo un milione e 150 mila euro. Basta ridurre tre parlamentari per raggiungere la stessa cifra, e tenere così in vita Comuni, tradizioni e storia ».
Fonte: Latina Oggi, La Provincia, Parvapolis