Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviataci da un nostro lettore su un argomento molto sentito in questi giorni sull’isola di Ventotene, che sta destando discussioni e polemiche continue.
Rimandiamo per le risposte al sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso, formale responsabile delle spiagge come di tutte le aree del demanio marittimo.
Lo staff di VentoteneNews
Buongiorno,
volevo farvi una domanda a proposito di spiagge e siccome non c’e’ alcun “bagnino” mi chiedevo…
Mi hanno detto che le spiaggie di Ventotene sono “libere” ma mi chiedo perche’
allora non vengono rispettate le regole che credo siano delle spiagge libere,
forse mi sbaglio e le stesse sono date in concessione e mi hanno informato
male?
I miei dubbi provengono da questi fatti:
– Gia’ dalla mattina presto le spiaggie in particolare la cosiddetta Cala Nave
e’ gia’ piena di ombrelloni ben disposti su 3 file per l’intera lunghezza e
quasi per l’intera larghezza da organizzazoni di noleggio lettini ed ombrelloni
– Gli addetti invitano a spostarsi se uno vuole utilizzare il proprio
ombrellone adducendo che la spiaggi libera e’ “Piu’ avanti”
– Se si trova un angolo libero vicino al bagnasciuga senza ombrelloni per puro
caso… subito si viene addossati di altri lettini adducendo il pretesto “sono
per i PRENOTATI DI PRIMA FILA” e vi chiedo la spiegazione di questa frase in
una spiaggia libera
– Inoltre mi chiedevo se sia lecito perparare i lettini ed ombrelloni
occupandoli con asciugamani “jolly segnaposto” prima dell’arrivo dei clienti
per far vedere che i lettini sono occupati, in realta’ solo “prenotati”
– Gli ombrelloni e lettini vengono rimossi solo dopo le 18 e non quando vanno
via i clienti cosicche’ anche andando durante il giorno alle spiaggie pur
essendoci posto teoricamente libero non si riesce a trovare un posto per
posizionare nemmeno un asciugamano se non dalle 18:30 in poi circa.
– Gli omberlloni e lettini vengono posizionati praticamente a 50 cm dal
bagnasciuga impedendo molte volte il transito sullo stesso, inotre vengono
accostati fittamente impedendo anche il trasito trasversale sulla spiaggia
senza un minimo di corsia verso il mare impedendo l’accesso libero allo stesso,
se non con slaoom in mezzo ai bagnanti ed infilandosi sotto gli ombrelloni
Questi ed altri dubbi mi sovvengono quando noto questi comportamenti che
costringono i turisti e residenti a essere indotti (visto che il cartello di
SPIAGGIA LIBERA e’ stato rimosso da ignoti…datempo). ad essere indotti nel
pensare che le spiaggie di Ventotene sono state date in concessione.
Sono realmente state date in concessione o i succitati comportamenti sono da
controllare e redarguire?
Grazie per la risposta, giusto per chiarezza non voreri fare “brutte figure”
non adeguandomi
Cordiali saluti
Giovanni Carega
a seguito delle mie proteste pressanti mi fu alla fine offerto gratuitamente un ombrellone in prima fila e visto che nessuno mi aiutava accettai.Provate per credere! !
Linee guida? E da quando il comune usa linee guida per la gestione della cosa pubblica. Il sistema usato è quello del clientelismo, del familismo, dell’io do’ una cosa a te poi tu mi dai una cosa a me. È un sistema antico, ben oliato, ben calibrato ed estremamente efficiente e remunerativo, perlomeno fintanto che nessuno si ribella. Ma a Ventotene si sà, siamo tutti pecoroni!
Esempio di :
LINEE GUIDA PER LE SPIAGGE LIBERE
E LIBERE ATTREZZATE
E CRITERI PER LA CONCESSIONE DI NUOVI STABILIMENTI BALNEARI
Ai fini demaniali, l’utilizzo balneare libero può essere esercitato nelle seguenti tipologie di spiagge:
spiaggia libera: si intende per tale ogni area demaniale marittima non data in
concessione idonea per la balneazione e disponibile liberamente e
gratuitamente all’uso pubblico.
spiaggia libera attrezzata: si intende per tale ogni area demaniale marittima in
concessione a ente pubblico o soggetto privato che eroga servizi legati alla
balneazione direttamente o con affidamento a terzi. La spiaggia libera
attrezzata è caratterizzata da accesso libero e gratuito. Il concessionario deve
garantire i seguenti servizi minimi, che sono forniti gratuitamente:
1. pulizia
2. sorveglianza
3. salvamento
4. servizi igienici.
In ogni Comune deve essere mantenuta una estensione significativa di spiaggia libera.
Il Comune, nella formazione del Progetto di Utilizzo delle Aree Demaniali,PUD, è tenuto ad identificare e motivare tale estensione,
in rapporto alla morfologia della costa nonchè alla qualità, dimensione e posizione degli
arenili complessivamente presenti nel territorio comunale.
Nelle spiagge libere il Comune provvede alla pulizia, direttamente o attraverso convenzioni con privati o Associazioni.
Gli obblighi del Comune relativi alla sicurezza della balneazione nelle spiagge libere sono disciplinati nell’Ordinanza della Capitaneria di Porto.
Nelle spiagge libere attrezzate:
le condizioni di accesso libero e gratuito, i servizi gratuiti e quelli a pagamento devono essere chiaramente indicati attraverso un apposito cartello5 ben visibile all’ingresso della concessione;
deve essere garantita la visitabilità e l’effettiva possibilità di accesso al mare delle
persone handicappate ai sensi della Legge 5 febbraio 1992 n. 104;
devono essere favorite le migliori e più ampie condizioni di accesso evitando percorsi
obbligati che prefigurino controlli del gestore sull’utente o per cui l’utente si senta in
dovere di richiedere un servizio a pagamento;
non è consentita la stipula di abbonamenti né altri tipi di prenotazione dei servizi e delle attrezzature;
la superficie occupata dai volumi di servizio di qualunque natura (chioschi bar,
spogliatoi, docce, servizi, ecc.) deve essere contenuta entra una percentuale.
Il Comune, anche in relazione alle caratteristiche e dimensioni dell’area in concessione, fissa le modalità di occupazione della zona in cui possono essere collocate le attrezzature secondo le seguenti opzioni:
Le attrezzature vengono poste sulla spiaggia solo al momento della
richiesta e le stesse devono essere tolte nel momento in cui il cliente
non ne faccia più uso;
Le attrezzature possono essere collocate anche in assenza o attesa del
cliente. In tal caso devono essere rispettate distanze minime
calcolate tra i paletti dell’ombrellone e di altri sistemi di ombreggio.
La gestione delle attività della spiaggia libera attrezzata in concessione ad Ente Pubblico può essere esercitata direttamente dall’Ente Pubblico concessionario, oppure con affidamento a terzi delle attività, ai sensi dell’art. 45 bis del Codice della Navigazione.
Il tetto massimo delle tariffe dei servizi legati alla balneazione (noleggio sdraio e
ombrelloni, docce, ecc.) è fissato dal Comune, secondo criteri che garantiscano
l’economicità della gestione e l’uso sociale della spiaggia.
I Comuni e la Regione favoriscono l’informazione sulle opportunità di fruizione del
demanio marittimo, con particolare riferimento alla dotazione, localizzazione e servizi delle spiagge libere e libere attrezzate.
Qualora un Comune preveda nel proprio Progetto di Utilizzo delle Aree Demaniali la
possibilità di rilasciare nuove concessioni per stabilimento balneare, la scelta del
concessionario si effettua con le procedure della licitazione privata, previa adeguata
pubblicità e con le modalità stabilite dalle norme vigenti in materia.
MA IL COMUNE DI VENTOTENE QUALI LINEE GUIDA UTILIZZA?????????
propio vero ma difficile riuscire a spuntarla!
Confermo quanto descritto da Giovanni Grega, ed ho anche la documentazione fotografica
della schiera di lettini vuoti disposti già la mattina presto a Cala Nave. In quanto ai controlli al porto, la Guardia Costiera ed anche quella di Finanza che ha un mezzo ormeggiato in bella vista, i controlli li dovrebbero fare la sera. Forse non riuscirebbero nemmeno a passare per le barche in quarta fila sulla diga foranea.
si deve AVVISARE SUBITO LA GUARDIA COSTIERA COSI’ COME FA’ AL PORTO DEVE FARE CONTROLLI TUTTI I GIORNI CONTRO QUESTI ABUSI. PERPETRATI DAI PROTETTI DI RE’ GEPPOSSO… GUARDIA COSTIERA 1515