Un’isola fatta per i turisti, che si dimentica dei residenti durante l’estate. Già, perché a Ventotene mancano i posti barca proprio per coloro che ci vivono tutto l’anno. E’ quanto denunciano molti cittadini isolani, che sono costretti ad ormeggiare le proprie imbarcazioni a Cala Rossano, al di sotto della pompa di benzina, in assenza di un pontile o di una semplice passarella. Per raggiungere le barche devono ingegnarsi come possono: alcuni lasciano una canoa sulla spiaggetta, con la quale giungere ad un gozzo e con quello arrivare fino all’imbarcazione. Lasciare un tender sulla spiaggia di Cala Rossano è diventato altamente sconsigliato, dal momento che in passato questi piccoli natanti sono stati presi di mira da ignoti – forse ragazzini in cerca di emozioni forti – che li hanno danneggiati. Altri saltano tra i diversi natanti ormeggiati e spesso capita qualche piccolo incidente: tipo finire a fare un bagno inaspettato o, alle brutte, prendere delle storte alle caviglie. In altre occasioni si è assistito a vere e proprie zuffe tra i contendenti di un posto barca nel porto nuovo, che di sicuro amplifica la necessità di dare delle regole precise, o meglio un ordine per l’ormeggio delle barche su quella parte del costone di roccia, proprio di fronte all’attracco della nave, dove i residenti sono soliti lasciare le imbarcazioni. Non essendoci le dovute regole, appare chiaro che il primo che arriva può posteggiare il proprio natante, sebbene in precedenza quel posto fosse stato occupato da un altro. Una problematica che in realtà va avanti da decenni. Qualche anno fa è nato anche un comitato di diportisti residenti dell’isola, che hanno espressamente richiesto al sindaco Geppino Assenso di realizzare un pontile riservato unicamente ai cittadini di Ventotene, anche a pagamento. Il primo cittadino aveva promesso che se ne sarebbe occupato, ma fino ad oggi nulla di fatto. Il problema è che sull’isola, durante la stagione estiva, giungono troppe imbarcazioni di turisti, che ovviamente occupano tutti i posti disponibili. E i residenti? Restano con le barche senza sapere dove attraccarle, restando in attesa anche per ore prima di poter «fregare» il posto a qualcun altro.
Fonte: La Provincia