“Sarei un sindaco che non fa l’interesse della comunità se facessi un accordo con Acqualatina. Ho subito pressioni negli anni passati e ora, con anche un referendum contrario, potrei mai valutare la privatizzazione dell’acqua?”. Così Giuseppe Assenso, sindaco di Ventotene, risponde alle polemiche che si sono scatenate nei giorni scorsi sull’isola in merito alla firma di un protocollo d’intesa tra Comune, Regione Lazio, Provincia di Latina e Acqualatina che alcuni hanno visto come un imminente passaggio alla privatizzazione del servizio idrico. “Non c’è nessuna privatizzazione in corso. Al momento non è stato deciso nulla – puntualizza Assenso -. C’è in cantiere soltanto la realizzazione di un dissalatore che, qualora ci venisse richiesto dalla Regione, che per la nostra isola e quella di Ponza spende otto milioni di euro l’anno in trasporto d’acqua, sarebbe già pronto. Il protocollo, che non è vincolante, è solo un’apertura a eventuali decisioni future e, tra l’altro, nel consiglio comunale del 5 luglio è passato con un solo voto contrario su undici consiglieri presenti”. Altri argomenti toccati nell’intervista il sistema idrico isolano, il sistema fognario e il ruolo del segretario comunale Carmine Caputo, in carica anche a Sperlonga.
Fonte: H24Notizie, Latina Oggi
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