Il PM Vincenzo Saveriano lascia la Procura di Latina, e nessuno lo sostituirà.
Al peggio per la giustizia pontina non c’è mai fine. Quelli che prima erano timori ora sono diventati realtà: il Tribunale e la Procura della Repubblica di Latina hanno perso altri due magistrati e di nuovi arrivi non c’è traccia. Ormai portare avanti le inchieste e celebrare i processi è quasi impossibile.
Il giudice Raffaele Toselli ha ottenuto l’ok definitivo dal Csm ed è stato trasferito alla Corte d’Appello di Roma. Un avanzamento di carriera importante per il magistrato, come importante è quello ottenuto dal pubblico ministero Vincenzo Saveriano. Quest’ultimo, uno dei pm «anziani» della Procura, da una vita impegnato nel capoluogo pontino e titolare di importanti inchieste, l’ultima quella sul crollo a Ventotene in cui hanno perso la vita due studentesse, ha ottenuto il trasferimento nell’Urbe, come sostituto procuratore generale in Corte d’Appello.
L’organico degli uffici giudiziari pontini, già sottodimensionato, si trova così con tre posti vacanti per il Tribunale e tre per la Procura.
Il Consiglio superiore della magistratura, tra l’altro, non ha bandito concorsi per i «buchi» nella magistratura giudicante e contro tale provvedimento ha fatto ricorso al Tar di Roma l’Ordine degli avvocati di Latina. Per quanto riguarda invece la magistratura inquirente, è stato messo a concorso un solo posto e ora le poltrone vuote salgono a tre.
Giustizia al collasso, senza che nessuno muova un dito. Una situazione destinata a peggiorare ulteriormente, visto che anche altri pubblici ministeri e giudici hanno chiesto il trasferimento.
Il presidente del Tribunale, Guido Cerasoli, e il procuratore capo, Andrea De Gasperis, ogni giorno che passa si trovano sempre di più a indossare i panni di «generali» senza esercito.
Fonte: TeleFree