Colombe e avvoltoi

Una edificante storia di Pasqua.

«Oggi è Pasqua , giorno dedicato alla serenità ed è così che siamo riusciti a passarlo in famiglia , anche se la presente assenza di Sara lo vela di un alone di tristezza.

Ne approfitto per un ringraziamento dovuto e particolare , ed anche per una piccola ma importante, secondo me , nota di chiarezza a fronte di una notizia non veritiera pubblicata su IL TEMPO di LATINA a firma del giornalista Sergio Monforte ( collaboratore esterno ) .

Sul quotidiano , in occasione dell’anniversario della morte di Sara e Francesca , ho letto con gran stupore che l’amministrazione comunale di Ventotene ha voluto ricordare le due ragazze organizzando con impegno la ricorrenza.

Io non so chi sia la fonte alla quale attinge l’autore, ma forse sarebbe il caso di verificare la veridicità di ciò che si scrive, altrimenti va a finire come 20 giorni fa , che poi si viene contraddetti e si pone nei lettori il dubbio sulla credibilità della carta stampata .

Sarebbe bastato rileggere l’articolo precedente per non cadere in errore, in tale occasione il sindaco Assenso affermò che non ci sarebbe stata alcuna commemorazione ufficiale e che lui stesso si sarebbe raccolto in preghiera in forma privata e solitaria.
Ora se permettete vi spiego io come sono andate le cose nella realtà anche perchè i meriti , se e quando ci sono , vanno riconosciuti ai meritevoli ed ai sinceri di cuore.

Il mio GRAZIE va a alla signora Lucrezia De Gennaro , responsabile della Protezione Civile dell’isola .

Lei da un mese si è prodigata per ricordare degnamente le nostre sfortunate ragazze, era sua intenzione portare i bambini della scuola a porgere il 20 aprile un fiore bianco sul luogo della tragedia e far celebrare una messa in tale occasione.

Questa sua proposta fu osteggiata e le venne posto il divieto di far uscire dalla scuola gli alunni.

Lei non si è data per vinta ed ha proseguito per la sua strada , la ragazza è testarda ed ha trovato l’alternativa valida: ha contattato personalmente i genitori dei bambini ed insieme hanno fissato per il pomeriggio il momento in cui insieme avrebbero portato dei fiori bianchi , e dell’acquisto degli stessi lei si è fatta carico.

Solo a questo punto l’amministrazione si è intromessa , oramai con o senza il suo consenso , la celebrazione era organizzata.

Ecco allora che il sindaco ha chiamato il preside della scuola per organizzare l’uscita dallo stabile degli alunni per il giorno 20 per far si che tutto si celebrasse intorno alle 11.30 , stesso orario della tragedia .

Non solo, la mattina stessa ha chiesto cortesemente ed educatamente di essere ammesso a questo momento di preghiera e riflessione , non in veste ufficiale ma come un comune isolano.

Spero che questo scritto questa volta non sia fonte di polemica e troppa pubblicità.

Io non potevo esimermi dallo scriverlo perché il mio GRAZIE è indirizzato esclusivamente a Lucrezia De Gennaro in prima persona ed a tutti coloro che ne hanno condiviso l’intento con animo sincero .

CON AFFETTO»

( Bruno Panuccio 24/04/2011)

Fonte: Facebook

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Una risposta a Colombe e avvoltoi

  1. giuseppe scrive:

    A quando giustizia?

    Nel 2005 la zona della tragedia, a Cala Rossano, era recintata e tabellata.
    Ventotene: Lo ha ripetuto per giorni e giorni a giornali, televisioni, cittadini. Secondo il sindaco Assenso: “mai nessun segno di cedimenti a Cala Rossano, era una spiaggia sicura da sempre”. Eppure la magistratura ha indagato lui ed altri nove per omicidio colposo e lesioni gravissime, dopo la morte di Sara e Francesca, e il ferimento di Athena per colpa di quelle rocce maledette. L’indagine della Procura di Latina ha scoperto documenti e atti che provano quanto fosse ben nota agli amministratori dell’isola la pericolosità del sito, tanto da richiedere ben cinque interventi di ‘somma urgenza’ per la sua messa in sicurezza. Evidentemente non è bastato. Ora spunta una foto, pubblicata in un volume del 2005 di Folco Quilici e Luca Tamagnini su Ventotene (Photoatlante Editore), che mostra chiaramente come la zona dove sono morte le due ragazze fosse all’epoca interdetta all’accesso. Quelle transenne e quei cartelli, poi spariti, avrebbero potuto evitare la tragedia?
    fonte: ParvapoliS

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