Subito l’apertura di due cantieri, a Cala Nave e nella zona del faro, e poi una riflessione più accurata sul progetto che dovrà stravolgere le vie d’accesso al cuore dell’isola. Il sindaco di Ventotene, Geppino Assenso, è stato ieri pomeriggio in Regione per discutere di sicurezza e assetto idrogeologico. Ad un anno esatto dalla morte delle due studentesse romane in gita, uccise dalla frana di un costone di tufo sulla spiaggia di Cala Rossano, il sindaco ha partecipato a una riunione con il governatore Renata Polverini e il segretario generale Salvatore Ronghi. Gli ultimi piccoli cedimenti avvenuti nei giorni scorsi hanno riacceso i timori legati alla fragilità delle falesie. L’estate è alle porte e non c’è tempo per indugiare. «La presidente Polverini – ha spiegato Assenso – ci ha assicurato una disponibilità totale. Apriremo subito due cantieri, uno per concludere i lavori a Cala nave, l’altro per mettere in sicurezza l’area del faro. Se tutto va come speriamo già a fine maggio gli interventi saranno conclusi e potremo affrontare il periodo estivo con maggiore serenità». A Ventotene erano stati assegnati oltre sei milioni di euro tra i centoventi stanziati nell’ambito di un protocollo firmato dal Ministero dell’ambiente e la Regione Lazio per arginare il rischio idrogeologico. Ma a Ventotene in questi giorni tiene banco anche un altro finanziamento di cui il Comune vorrebbe disporre, quello che prevede la realizzazione di una strada di collegamento tra il porto nuovo e la zona del campo sportivo. «Io credo che alla fine il tunnel non si farà – dice Assenso – nella pre-conferenza dei servizi abbiamo prospettato diverse possibilità, non solo quella di una galleria. E in ogni caso, non muoveremo un dito se prima tutta l’isola non sarà messa in sicurezza».
Fonte: La Provincia