Ancora una risposta piena di dignità all’agghiacciante lettera partita da Ventotene ad un anno dalla tragedia di Cala Rossano. Questa volta si tratta della mamma di Athena Raco, rimasta gravemente ferita.
Gent.ma Regina Guerini e mamme che hanno inviato la racc. del marzo 2011.
“Mi spiace che quella che aveva l’intenzione di essere una lettera privata di avvicinamento alle vostre famiglie ed al vostro dolore sia stata da voi percepita nei modi che avete spiegato, me ne rammarico e mi rincresce che se vi siate sentiti offesi da questa.” … La ringrazio per l’intenzione, ma Lei può bene immaginare che raccomandare a noi genitori in prima linea sul fronte della tragedia del 20 aprile di non farci strumentalizzare, travalica ogni buona intenzione e mal dispone qualsiasi destinatario riceva simili avvertimenti.
Le mamme possono unirsi al nostro dolore, certo, ma senza raccomandazioni e senza consigli sulla condotta da tenere. Per quale motivo avremmo bisogno di simili raccomandazioni???
Occorre sempre pensare a ciò che si dice prima di parlare e soprattutto prima di scrivere, visto che generalmente si legge e rilegge prima di inviare qualsiasi scritto.
E’ scorretto, molto scorretto insinuare che ci siamo sentiti offesi. Noi, genitori di Athena, e i genitori di Sara, di Francesca e di Riccardo, non ci sentiamo offesi. Tale sentimento presuppone un atteggiamento parruccone e bigotto che non ci ha mai animato. E’ più corretto parlare di disgusto e amarezza per una iniziativa di cui non si capisce il senso, se non quello che giustamente ha rivelato Bruno Panuccio nel suo intervento: “Ci avete praticamente invitato a fare silenzio con i media in prossimità del 20 aprile prossimo , perché forse temete che in relazione al primo anniversario dalla morte delle nostre ragazze molto probabilmente si riaccenderanno i riflettori su questa triste vicenda.”
Questa appare la Vostra unica preoccupazione.
L’Amore materno è l’esempio della più alta forma di Amore e davvero non sembrano mamme coloro o colei che hanno scritto ed inviato la lettera a noi indirizzate, nella quale si legge piuttosto una manierata solidarietà condita con un’ipocrita contrizione.
Le mamme che amano hanno passione e coraggio. E con passione e coraggio che si mette in discussione una politica dissennata che permette che simili tragedie avvengano. Sarei stata ammirata nell’assistere alle proteste dei Ventotenesi, all’indomani della tragedia del 20 aprile, contro le amministrazioni che nel corso degli anni hanno ridotto la Vostra isola da perla del Mediterraneo a luogo di abusivismo edilizio e di coste interdette per quanto sono state rese pericolanti e pericolose.
Siamo tutti di passaggio su questa Terra. Quello che dà un senso alla nostra vita è l’Amore e la Verità. E’ irragionevole creare contrapposizioni tra noi e Voi. Siamo tutti Ventotenesi, come siamo tutti Italiani, come siamo tutti Giapponesi e cittadini del mondo. Non lasciamo che logiche di guadagno, di malaffare e di bassa politica contaminino i nostri rapporti, ma manteniamo il CORAGGIO di affermare sempre la VERITA’, contro ogni inganno, contro ogni ipocrisia ed egoismo.
Alessandra Sarti Magi
Fonte: Facebook