E voi ci credete?
Ad un anno dalla tragica scomparsa di due quattordicenni in gita a Ventotene, uccise dai massi che si sono staccati dal costone di Cala Rossano, cinque mamme dell’isola hanno inviato ai familiari delle due vittime, Sara Panuccio e Francesca Colonello, altrettante lettere nelle quali hanno manifestato il loro dolore per quanto successo in una mattina di primavera quando la vita sembrava riservare solo gioie a tutta la scolaresca della «Anna Magnani» di Morena, presente sull’isola pontina.
Una lettera, quella delle mamme, che invita i familiari a cercare di lenire il proprio dolore nel ricordo delle due adolescenti e che esorta a non farsi strumentalizzare da quanti vorrebbero fare di tutte le tragedie (e questa lo è stata, indusbbiamente) uno spettacolo. In questa innocua missiva, che risultava essere stata inviata tramite raccomandata, il papò di Sara Panuccio ha visto l’intenzione occulta di lasciare nel silenzio la storia di queste due ragazze, arrivando ad ipotizzare che le attenzioni avessero uno scopo diverso da quello reale, quello insomma di «gettare un velo pietoso» e andare avanti. L’intenzione a dire la verità non era proprio quella. Le mamme hanno sentito l’esigenza di esprimere ai familiari ed alla scuola delle due ragazze la loro solidarietà in virtù della commozione che l’episodio ha suscitato in tutta Italia ma sicuramente in maniera molto intensa sull’isola. Lo stesso sindaco Giuseppe Assenso che ha vissuto (come si può immaginare) questa vicenda con dolore immmenso (non solo istituzionale, ma personale) si è immediatamente dissociato da qualsiasi iniziativa fosse stata presa nei confronti delle famiglie delle povere vittime. «L’iniziativa di quelle lettere è stata di alcune mamme – ha detto il sindaco – il Comune non avrebbe mai dato vita ad un’iniziativa del genere. Evito gli spettacolarismi e quando sarà il primo anniversario della tragedia magari me ne andrò da solo in chiesa per dire una preghiera. Come non capire la disperazione dei genitori di quelle due ragazze?». Erano le 11 e 15 del 20 aprile 2010, la scolaresca della «Anna Magnani», ragazzi di terza media pieni di vita, come ce ne sono a migliaia, stava passeggiando lungo la spiaggia di Ventotene. Sara e Francesca vollero mettersi all’ombra, nella Cala Rossano. Una decisione fatale. Il costone, friabilissimo, non resse e cadde investendo in pieno le due studentesse di terza media. Una tragedia che Ventoene non ha dimenticato E che nessuno vuol nascondere.
Fonte: Il Tempo