Un bando che non convince. E’ quello per l’affidamento in gestione di uno specchio acqueo di 7.189 metri quadrati per l’ormeggio di imbarcazioni da diporto nel porto nuovo di Ventotene. Una storia intricata, fatta di vecchie concessioni che il Comune aveva dal Demanio e delle quali, poi, è diventato titolare. Altre, invece, sono ancora in essere a prezzi irrisori rispetto a quello richiesto dal bando, sì da creare un’evidente disparità e concorrenza sleale. Ma veniamo al bando in sé: si riferisce a uno spazio per il quale si parte da 60.000 euro l’anno, oltre la concessione che il Comune sta ancora pagando o vuole far pagare a chi vince – evidentemente – pur essendo diventato titolare dell’intero demanio marittimo dell’isola. Tutto questo con il rischio di determinare un canone non congruo al valore effettivo dei beni concessi. Il tutto senza contare che manca un piano di gestione dell’intera area portuale. Tra l’altro, essendo titolare del demanio, il Comune doveva proporre un bando di natura diversa secondo alcune associazioni che contestano la scelta di svolgere una gara della quale, nel frattempo, è stato chiesto l’annullamento. Le offerte, intanto, sono già arrivate in Comune.
Fonte: Il Messaggero
Grazie Anna, abbiamo messo un avviso nella bacheca che ne spiega le ragioni. Nel frattempo stiamo cercando di risolvere la cosa.
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