Ma come, a Santa Candida volano i palloni, lo sanno tutti!
Eppure da qualche tempo nel cielo isolano non sono solo le mongolfiere a librarsi nell’aria.
Accade infatti che il caos regni nella giunta isolana del sindaco Assenso.
In particolare sembrerebbe che il direttore dell’area protetta, il baffutissimo dott. Francesco Perretta, stia facendo il diavolo a quattro, mettendo in forte imbarazzo l’intera giunta comunale, nonché il funzionamento degli stessi uffici amministrativi.
Per esempio a causa di una personale incompatibilità con il segretario comunale Giuseppe Di Cicco, il nostro direttore è andato di fronte al suo presidente, nonché sindaco, ed ha pronunciato testualmente: “o lui o me”! Poco dopo il segretario Di Cicco ha lasciato definitivamente il suo incarico.
Ancora, l’assessore alla cultura, istruzione e turismo Floriana Giancotti, già moglie dell’ex procuratore di Latina Francesco Lazzaro, un’outsider voluta fortemente dal sindaco Assenso alle scorse elezioni di marzo, appare oramai raramente in pubblico, mentre prima non mancava un evento o una festa.
I meglio informati parlano di un violento litigio con il Perretta, a causa della delega che lo stesso avrebbe ricevuto dal sindaco per la gestione (anche economica) degli eventi culturali dell’Estate Ventotenese. Perché mai un direttore di parco dovrebbe avere tale delega, unitamente a quella per l’archivio storico e per il sistema museale è poi un vero mistero!
Dunque un gran volar di stracci, insulti, ultimatum e quant’altro tra le stanze del Comune!
Ma perché il dott. Perretta ha così tanto potere sull’oramai ‘bollito’ sindaco Geppino, prossimo a ricevere il doveroso rinvio a giudizio per omicidio colposo e lesioni gravissime a seguito della tragedia di Cala Rossano? Quali sordidi segreti custodisce per tenerlo così sotto scacco?
Beh, lo ha rivelato lo stesso sindaco in un oramai raro momento di lucidità. Alla domanda sul perché avesse preferito licenziare il segretario comunale piuttosto che il direttore del parco ha candidamente risposto: “un segretario comunale lo si trova sempre, mentre un direttore di parco no”.
Sembra incredibile, ma è proprio così! L’area protetta di Ventotene negli scorsi cinque anni di presidenza Assenso è rimasta senza direttore per oltre due anni, e sono passati dieci mesi dalle polemiche dimissioni del penultimo direttore, che ha sbattuto la porta di fronte al sindaco, prima che il dott. Perretta si insediasse. D’altronde un direttore serve, quantomeno per poter spendere i soldi che ogni anno il Ministero dell’Ambiente si ostina ad elargire a Ventotene.
Fonte: TeleFree