La morte del sindaco di Pollica per mano camorrista mi fa tornare in mente il mio sindaco, Beniamino Verde, anch’egli morto in circostanze violente (uno strano incidente stradale) mentre si recava dieci anni fa a Roma per difendere presso il ministero dell’Ambiente l’integrità del suo piccolissimo territorio: l’isola di Ventotene.
Questi due uomini erano accomunati da una passione e da un senso della legalità che oramai sono introvabili tra gli amministratori italiani. Entrambi sapevano dire di no alle speculazioni e allo stupro del territorio, ed entrambi sono morti.
Spero solo che Acciaroli non faccia la fine di Ventotene, che dopo la scomparsa del suo sindaco è stata spogliata e umiliata da amministratori rozzi e senza scrupoli che l’hanno ridotta ad una discarica piena di cemento, dove per incuria sono morte due bambine lo scorso aprile.
E spero anche che questa non sia la fine di un sogno per tutti coloro che ancora credono nell’onestà e nella buona amministrazione pubblica.
Luca Bosso
Fonte: La Stampa