La giornata di ieri è stata rovinata a tanti turisti che hanno deciso di passare le loro vacanze sulla bella isola pontina dalle pelagie, una specie particolarmente urticante, che ha preso residenza stabile nel Mar Tirreno dal caldissimo 2003. E prolifera proprio nelle vicinanze delle piccole isole. Ventotene e Ponza comprese. Ieri in tanti sono stati «toccati» dai tentacoli di queste meduse, molte belle a vedersi con il loro colore rosa e dalle piccole dimensioni, ma dolorosissime se si incontrano sulla propria strada, magari nel mezzo di una nuotata. Anche nei giorni scorsi diverse sono state le segnalazioni anche sull’isola di Ponza, ieri è toccato a Ventotene stabilire il nuovo primato di vittime. I malcapitati, almeno una trentina, hanno richiesto anche cure mediche al locale poliambulatorio. Come abbiamo già scritto su queste colonne, la presenza delle meduse varia velocemente ed è legata a diversi fattori: da una parte il clima impazzito di questi ultimi anni e dall’altra la pesca senza regole di pesci predatori di piccole meduse, tra cui i piccoli tonni. Un fenomeno sul quale stanno indagando gli zoologici, che si interrogano sul problema del cambiamento climatico e sui riflessi sulla salute. Secondo gli esperti, il cambiamento delle temperature del Mediterraneo e le oscillazioni nella salinità costiera, dovute alle precipitazioni, ma soprattutto le variazioni nella composizione delle specie animali che popolano il Mediterraneo potrebbero essere tra i fattori che spiegano come mai, da parecchi anni, le popolazioni di meduse siano esplose, soprattutto in prossimità di alcune isole molto turistiche.
Fonte: La Provincia