Ventotene, i consulenti hanno stilato il programma dei rilievi tecnici sul luogo della frana
I sopralluoghi sulla spiaggetta di Cala Rossano si terranno la prossima settimana. Il luogo della tragedia di Ventotene sarà oggetto delle perizie del pool di esperti della Procura di Latina e dei consulenti di parte dei dieci indagati. E’ quanto deciso ieri mattina presso lo studio del professor Albino Lembofazio, dove si è tenuto un incontro per costituire un tavolo di lavoro delle operazioni peritali. Lembofazio, docente di geotecnica I all’Università di Roma 3, con il dottor Massimo Amodio, geologo, e il geometra Dario Tarozzi, insieme agli altri consulenti nominati dagli indagati, hanno vagliato l’intera documentazione acquisita e altri atti relativi al Piano di Assesto Idrogeologico del 2009. All’incontro hanno partecipato anche l’architetto Tommaso Agnoni nominato dall’ex sindaco di Ventotene Vito Biondo, e il dottor Pierfederico De Pari e l’ingegner Stefano Aversa incaricati dall’attuale primo cittadino dell’isola Geppino Assenso e Pasquale Romano, responsabile dell’area tecnica del Comune di Ventotene. E’ stato deciso, dunque, per la settimana prossima di svolgere un sopralluogo dove Sara Panuccio e Francesca Colonnello hanno perso la vita a causa del crollo di un costone di tufo. Un lavoro lungo, teso ad accertare le cause del cedimento di un pezzo di parete di Cala Rossano, nel corso del quale saranno presi in esame anche i Pai dal 2002 al 2005, al fine di valutare se la zona era stata classificata a rischio idrogeologico. Non di poco conto, la consistenza dei precedenti crolli di cui è stata oggetto la zona, in particolare quello del 2004 con i relativi lavori eseguiti sulla stessa parete, e quindi se l’evento era prevedibile in relazione al contesto geomorfologico. Come è noto, dieci sono gli indagati per la tragedia che ha segnato per sempre l’isola, tra cui Bruno D’Amato, che fino al 1° aprile scorso ha ricoperto la carica di segretario generale dell’Autorità di Bacino del Lazio, e diversi tecnici della Regione.
Fonte: La Provincia