Ventotene “piattaforma poetico immaginativa”: IN/SU/LA, il festival d’arte contemporanea

In programma dal 5 al 9 luglio. L’esperienza verrà raccolta in un libro presentato a Berlino nella primavera 2018

IN/SU/LA è un festival biennale dedicato all’arte contemporanea.
IN/SU/LA propone l’arte contemporanea come strumento per la scoperta di un territorio.

Per la sua prima edizione, IN/SU/LA invita sei artisti*e ed un autore a vivere per due settimane l’isola di Ventotene.Il festival prende forma dall’esperienza berlinese di Sichtung Insel (Esplorando l’isola), che dal 2015 esplora il tema dell’isola nella sua pluralità di (im)possibili significati negli spazi di piano alto, project space fondato e diretto da Yvonne e Hanno Plate­-Andreini sito nel quartiere berlinese di Prenzlauerberg, ospitando artisti*e, cuochi*e, musicisti*e, scrittori e scrittrici attivi*e nel panorama dell’arte contemporanea berlinese. Per esempio l’isola dell’idillio di un paesaggio utopico, l’isola rifugio, o l’isola prigione dove si è in esilio.

IN/SU/LA nasce dall’idea di Yvonne Andreini e Alessio Castagna di ampliare la ricerca iniziata con Sichtung Insel esplorando un’isola concreta (Ventotene), con lo scopo di attivare una piattaforma poetico immaginativa.

IN/SU/LA invita attori e attrici culturali attivi*e in territorio europeo. L’edizione 2017 guarda a un dialogo tra l’Italia e la Germania. Al loro arrivo sull’isola, gli*le artisti*e verranno introdotti alla storia locale fatta di esili di personaggi di rilievo storico, ad esempio l’esilio di Giulia, la figlia dell’imperatore Augusto, o quello di Altiero Spinelli, che scrisse a Ventotene, insieme ad altri esiliati politici del tempo, il manifesto d’Europa.

Durante il periodo di residenza, gli*le artisti*e svilupperanno visioni e progetti personali. Prima di lasciare l’isola, ogni artista realizzerà un’opera effimera in dialogo con il territorio di Ventotene, ampliando così lo spazio fisico dell’isola con lo spazio immaginativo della propria pratica artistica.

IN/SU/LA favorirà inoltre l’interazione tra gli*le artisti*e invitati*e e la popolazione locale. Un altro degli scopi centrali del festival è quello di attirare viaggiatori interessati all’Arte promuovendo un’occasione creativa e sensibile per l’isola di Ventotene. Sono previsti anche tre appuntamenti dedicati ai bambini e adulti, che potranno partecipare ad un laboratorio artistico che li doterà degli strumenti necessari per dare spazio alla creatività ed alla sperimentazione con materiali inusuali.
IN/SU/LA online: una mappa delle location dove verranno realizzate le opere e dove si terranno gli eventi che sono aperti agli abitanti dell’isola ed ai visitatori, ma non lascerà nessun’altra traccia diretta nel web della sua esistenza. Gli inviti raggiungeranno i destinatari per posta o per passaparola. Lo scopo è quello di invitare i visitatori a vivere il Festival come momento di condivisione e presenza nel qui e ora.

L’esperienza di IN/SU/LA verrà raccolta in un libro d’artista, che sarà presentato a Berlino nella primavera 2018.

Con: Yvonne Andreini (IT), Manifesto: Flavio de Marco (IT) e Pietro Babina (IT), Caroline Corleone (DE), Ilaria Biotti (IT), Alessio Castagna (IT), Kostek Szydlowski (PO), Alexandra Wolframm (DE)
Laboratorio a cura di Ulrike von Gueltlingen (DE)PROGRAMMA
5 Luglio – Yvonne Andreini / Ilaria Biotti
+ musica dal vivo6 Luglio – Manifesto: Flavio de Marco e Pietro Babina
Laboratorio aperto al pubblico a cura di Ulrike von Gueltlingen /Offene Werkstatt

7 Luglio: Yvonne Andreini / Alessio Castagna
+ “raccontando il cielo “, i miti e le stelle con Petra Tomassini
Laboratorio aperto al pubblico a cura di Ulrike von Gueltlingen /Offene Werkstatt

8 Luglio: Caroline Corleone / Alessio Castagna
Laboratorio aperto al pubblico a cura di Ulrike von Gueltlingen / Offene Werkstatt

9 Luglio: Alexandra Wolframm

insulafestival.eu

Fonte: H24Notizie

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Acqualatina contro i cittadini di Ventotene

Il Tar del Lazio ha accolto l’istanza presentata da Acqualatina contro l’ordinanza del sindaco di Ventotene, che bloccava i lavori di installazione del dissalatore sull’isola. “Ci siamo subito attivati per contrastare l’ordinanza che bloccava i lavori – dichiara L’amministratore Delegato di Acqualatina, Raimondo Besson – Se si ragiona in termini di interesse collettivo, d’altronde, un atto del genere non è assolutamente concepibile. Il dissalatore rappresenta l’unica soluzione in grado di garantire un approvvigionamento idrico autonomo, per Ventotene”.

Il neo sindaco Gerardo Santonauro ha fermato i lavori per la messa in funzione dell’apparecchio per alcuni dubbi sull’impatto ambientale. Ventotene, oggi dipendente dalle navi cisterna che arrivano dalla Campania, ma con il maxi investimento della Regione Lazio per i dissalatori, dovrebbe essere autonoma.

“Il dissalatore – spiega Besson – è un’opera prevista dal Protocollo con il Comune e la Regione Lazio ed è un tipo di impianto già utilizzato in molte isole italiane con alte prestazioni, sia in termini di approvvigionamento, che di tutela dell’ecosistema marino. Ora – conclude Besson – procediamo a testa bassa sui lavori, che diventano indispensabili per garantire la continuità del servizio a tutta l’Isola”.

Fonte: LunaNotizie, H24Notizie

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Ventotene: a chi serve veramente il dissalatore?

Ventotene nutre dubbi sull’impatto ambientale del dissalatore. Il neo sindaco Gerardo Santonauro ha fermato per questa ragione i lavori per la messa in funzione dell’apparecchio sbarcato sabato sull’isola pontina a bordo di due tir. Grazie a un maxi investimento della Regione Lazio, per la prima volta Ventotene, oggi dipendente dalle navi cisterna che arrivano dalla Campania, dovrebbe essere autonoma.

L’ordinanza di Santomauro ha spiazzato Acqualatina. L’Ad Raimondo Besson lancia strali e parla di “un fatto gravissimo, incomprensibile, allucinante, scandaloso “, annunciando “tutte le azioni legali possibili – perché spiega – è inconcepibile che mentre tutto il paese vive un’emergenza idrica drammatica e senza precedenti si voglia impedire di rendere Ventotene autosufficiente sotto il profilo idrico”.

Il primo cittadino ha spiegato invece di voler attendere la decisione del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dagli albergatori preoccupati per le tonnellate di salamoia che si riverseranno in mare quando il dissalatore sarà in funzione.

L’attivazione dell’impianto era prevista nei prossimi giorni, annunciata dal gestore idrico per fine giugno, massimo i primi di luglio, ma nel momento dello sbarco la squadra di Acqualatina si è vista recapitare l’ordinanza sindacale, emessa nella stessa giornata, che blocca i lavori con decorrenza immediata.

“Il servizio idrico alle isole pontine è regolato da un Protocollo d’intesa sottoscritto da Regione Lazio, Comuni di Ponza e Ventotene, ATO4 e Acqualatina il 1/10/2015 che sancisce gli impegni per tutte le parti in causa nell’ottica di sostituire il trasporto d’acqua con le navi con un sistema idrico autonomo – ricordano in una nota da Acqualatina : oltre ai danni, il gestore vorrebbe  a questo punto “restituire al Comune di Ventotene e alla Regione Lazio la responsabilità e gli oneri dell’approvvigionamento dell’acqua con le navi, anche a tutela dell’insieme degli utenti di ATO4”.

Fonte: Radio Luna

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Acqualatina: finalmento qualcuno che dice no!

Nella giornata di oggi, 24/06, è stato trasportato sull’isola di Ventotene l’impianto di dissalazione, come da piano di lavoro. L’attivazione dell’impianto era prevista nei prossimi giorni rendendo autonoma nella fornitura idrica l’isola di Ventotene che avrebbe così smesso di essere rifornita tramite navi cisterna.

All’arrivo dell’impianto, alla squadra di Acqualatina è stata notificata un’ordinanza sindacale, emessa oggi, che blocca i lavori con decorrenza immediata.

Il servizio idrico alle isole pontine è regolato da un Protocollo d’intesa sottoscritto da Regione Lazio, Comuni di Ponza e Ventotene, ATO4 e Acqualatina il 1/10/2015 che sancisce gli impegni per tutte le parti in causa nell’ottica di sostituire il trasporto d’acqua con le navi con un sistema idrico autonomo.

Acqualatina azionerà con la massima urgenza le vie legali per assicurare l’immediata ripresa dei lavori, ma, prescindendo dai gravi danni, non solo di carattere economico, prodotti dall’interruzione dei lavori, è costretta a verificare se non si siano già determinate le condizioni per considerare inapplicabile quanto previsto dal Protocollo, e restituire al Comune di Ventotene e alla Regione Lazio la responsabilità e gli oneri dell’approvvigionamento dell’acqua con le navi, anche a tutela dell’insieme degli utenti di ATO4.

“Siamo di fronte ad una situazione assurda, paradossale – interviene Besson – parliamo di opere condivise e previste da anni che, finalmente, hanno trovato realizzazione sulla base di un protocollo d’intesa sottoscritto da tutti gli enti interessati.
È l’unica soluzione in grado di rendere, per la prima volta nella sua storia, Ventotene autonoma, un’opera citata anche negli ultimi vertici internazionali tenutisi, appunto, sull’isola che è e resta il simbolo dell’Europa.
Impianti simili sono attivi nelle più belle isole d’Italia e non solo e garantiscono la continuità del servizio.

Incomprensibile, allucinante, scandaloso che mentre in tante zone d’Italia, e nel territorio pontino in particolare, siamo nel pieno di un’emergenza idrica terribile, senza precedenti e si ricercano tutte le soluzioni possibili per fronteggiarla, si voglia impedire di rendere Ventotene in grado di produrre nell’isola le risorse che le sono necessarie continuando ad esporla alle continue crisi e discontinuità del servizio.
Acqualatina – continua Besson – anche di fronte a questi fatti, continuerà ad agire con il massimo senso di responsabilità ricercando tutte le possibili vie legali, ma, anche a tutela dell’insieme degli utenti di ATO4, non potrà, ove non si rendesse possibile l’immediata ripresa dei lavori, non applicare quanto previsto dal Protocollo e restituire la responsabilità del trasporto dell’acqua alle isole alla Regione e al Comune.”

Fonte: H24Notizie, Il Messaggero

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Ventotene: il neosindaco risponde alle insinuazioni della cricca

Gerardo Santomauro, nuovo sindaco di Ventotene

“Con un delirante comunicato pieno di illazioni inesistenti quanto inconsistenti il gruppo di potere che ha sgovernato per 30 anni l’isola, finalmente sconfitto, non ha trovato niente di meglio che lanciare accuse su presunti brogli elettorali”.

“Buona Onda”, coalizione a sostegno del neo eletto sindaco dell’isola, Gerardo Santomauro, interviene sulle insinuazioni delle forze politiche contrapposte.

“Tali accuse sarebbero sostenute dal sempre presunto smarrimento di una sola scheda elettorale e dalla presenza di un foglio di carta estraneo nell’urna di voto. Va chiarito che non manca alcuna scheda elettorale e che non si capisce in alcun modo come la semplice presenza di un foglio estraneo nell’urna, peraltro regolarmente riportato a verbale, possa aver inficiato le elezioni.

Geppino Assenso, Pasquale Romano, Daniele Coraggio, Antonio Langella e Claudio Santomauro, gli amministratori e imprenditori arrestati il 23 maggio a Ventotene e scarcerati il 13 giugno (immagini da Facebook).

In merito poi alla presunta adozione della ‘procedura Gomorra’, nota solo al signor Raffaele Sanzo e alla sua lista oltre che eventualmente agli autori della serie televisiva ‘Gomorra’ qualora ne avessero fatto riferimento in qualche puntata, appare fin troppo ovvio che tale calunnia sia tanto infondata quanto esilarante considerato che proviene dalla lista il cui ispiratore e principale referente, Giuseppe Assenzo, è indagato ed è stato agli arresti domiciliari dal 23 maggio scorso fino al 13 giugno 2017, unitamente ad altri esponenti della passata amministrazione, per i numerosi reati contestati, per i quali risponderanno tutti davanti al tribunale competente, e che sono, ovviamente, riportati nell’ordinanza di custodia cautelare del 5 maggio 2017 emessa dal Gip del Tribunale di Cassino, tra i quali [… reato di cui all’art. 416 c.p. perché si associavano tra loro al fine di porre in essere un numero indeterminato di delitti contro la pubblica amministrazione e, in particolare, un numero indeterminato di delitti di turbata libertà degli incanti, falso ideologico e truffe ai danni della regione Lazio, con lo scopo di mantenere, attraverso l’affidamento di appalti pubblici in favore di ditte riconducibili al sodalizio criminale, il controllo politico ed economico dell’isola di Ventotene e di condizionare gli esiti delle consultazioni elettorali comunali… ]. Pertanto viene più naturale pensare, come recita un famoso proverbio, che il lupo di mala coscienza come opera pensa.

La travisata ricostruzione poi delle dinamiche di ciò che è avvenuto nel seggio elettorale costituisce l’apice del reiterato tentativo di manipolare la verità sul reale andamento dei fatti.

Umberto Assenso (immagine da Facebook)

Forze dell’Ordine sono intervenute su precisa richiesta del Presidente del seggio in seguito alle scomposte manifestazioni provocatorie del rappresentante della lista ‘Ventotene Vive’, Umberto Assenzo, che ha disturbato le operazioni di scrutinio facendo ingiurie e false accuse. Costui negli ultimi 30 anni ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale e per molto tempo, circa undici anni, lo ha fatto a fianco di suo zio, Giuseppe Assenzo, ex sindaco per tre mandati, già noto alle cronache giudiziarie e, come su specificato, attualmente indagato. In seguito ai su citati incidenti il Presidente del seggio elettorale ha esposto denuncia presso la stazione carabinieri di Ventotene nei confronti di Umberto Assenso e si è riservato di querelare per diffamazione i siti internet e le pagine facebook che hanno riportato tali ingiurie e false accuse.

Nel respingere pertanto tutti i demenziali e strumentali tentativi di inficiare l’esito del primo vero voto libero di Ventotene, invitiamo i componenti della lista ‘Ventotene Vive’ a prendere atto della volontà popolare che ha scelto di sostenere il cambiamento a tutela della legalità e della trasparenza della gestione amministrativa della nostra isola. Li invitiamo, inoltre, a svolgere, se ne sono capaci, l’unico ruolo che il voto popolare gli ha assegnato: l’opposizione democratica alla nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco eletto, il Notaio Gerardo Santomauro.

Su tutte le atre accuse contenute nel farneticante comunicato prodotto dalla lista ‘Ventotene Vive’, avendo noi di ‘Buona Onda’ massima fiducia nel lavoro e nella correttezza della magistratura, saluteremo con soddisfazione l’apertura di eventuali indagini su qualunque argomento consapevoli che le uniche cose penalmente perseguibili deriverebbero dagli scheletri nell’armadio di chi per 30 anni ha sgovernato Ventotene”.

Fonte: H24Notizie

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La gallina dalle uova d’oro

Sconfitti ma non rassegnati i vecchi amministratori le tentano tutte, senza esitare a dilaniare il già sfilacciato tessuto sociale isolano.

A Ventotene, minuscolo scoglio incastonato nel Tirreno, patria – suo malgrado – di una splendida favola che narra di fratellanza e di pace, da qualche settimana l’aria è pesante, pesantissima.

Tra le poche decine di famiglie che vivono sull’isola si è scatenata una guerra fratricida, fatta di accuse, insulti, pettegolezzi, denunce, urla e battibecchi. Tutto è cominciato con l’arresto, il 23 maggio scorso, di un gruppo tra politici e imprenditori che, secondo i magistrati, si sono spartiti l’isola e i milioni di euro piovuti a pioggia su di essa per anni.

Questa “cricca” avrebbe messo su un sistema perfetto che fagocitava ogni appalto, ogni commessa pubblica senza lasciare neppure una briciola e, ovviamente, la benché minima traccia di un servizio per la comunità e il territorio da loro amministrato.

Tutto ciò è avvenuto a pochi giorni dal voto delle amministrative, che hanno visto, sebbene di pochissimo (35 voti), la vittoria – domenica scorsa – di coloro che da anni si opponevano al suddetto sistema incarnato, volente o nolente, nella figura dell’ex sindaco Geppino Assenso, padrone assoluto dell’isola per oltre 10 anni.

Il giorno dopo le elezioni la “cricca” viene rimessa in libertà, cadono molte delle accuse, e tutto torna come prima tranne una cosa: il Comune è oramai in mano ad altri.

Ecco quindi che si scatena tutta la rabbia e la ferocia di chi si è visto soffiare da sotto il naso la gallina dalle uova d’oro. E giù denunce e accuse che lasciano sì il tempo che trovano, ma che fomentano gli animi, scavano trincee, dividono quel che resta delle poche famiglie ventotenesi. Gli interessi in gioco sono evidentemente altissimi.

Che cosa accadrà? Riusciranno i nuovi amministratori a capovolgere il modo di governare che per anni ha devastato uno dei più begli angoli di paradiso del Mediterraneo? Riuscirà Ventotene a re-imparare a vivere e lavorare secondo regole certe, in una comunità dove i diritti non vengono scambiati per favori e dove il territorio, unico vero valore per tutti, sia valorizzato e difeso, invece di essere devastato da abusi e dal cemento?

Fonte: TeleFree

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Al via la VI Edizione del Festival letterario “Gita al Faro”

Nella suggestiva cornice dell’isola di Ventotene, si svolgerà dal 21 al 25 giugno la sesta edizione del Festival Letterario Gita al faro(il cui titolo trae ispirazione dall’omonimo romanzo di Virginia Woolf), promosso quest’anno dall’ Associazione per Santo Stefano in Ventotene onlus in collaborazione con il Comune di Ventotene. Un coraggioso drappello di militanti della letteratura è invitato a trascorrere una settimana sull’isola per scrivere un inedito ispirato a e da Ventotene e Santo Stefano. Scrittrici e scrittori italiani confinati per cinque giorni sull’isola di Ventotene, a scontare il loro privilegio: essere scrittrici, essere scrittori. Condannati a esercitare il dono supremo dello sguardo, quell’attenzione mirata che genera storie, quindi a scrivere un racconto ispirato all’isola o dall’isola e infine a sottoporlo al pubblico, in due serate di lettura, in un teatro affacciato sul mare e illuminato dalla luce intermittente del Faro.

Il festival, dal format inedito nel panorama degli eventi culturali, si pone l’obiettivo di trasformare il “confino letterario” sull’isola in un laboratorio creativo, che permetta agli autori e al pubblico di vivere la scrittura e condividerla nel momento stesso in cui il pensiero diventa parola. Ne emerge una formula di cultura partecipata nelle sue fasi d’ideazione, progettazione e realizzazione, basata su un forte coinvolgimento delle realtà locali, quali partner attivi della manifestazione, attraverso visite guidate e interazione con gli isolani per il rilancio del ricco patrimonio storico, artistico e ambientale dell’isola. Un focus particolare è rivolto al settecentesco carcere borbonico di Santo Stefano, luogo di grande suggestione dichiarato Monumento Nazionale nel 2008, che versa in grave stato di abbandono, per il cui recupero e valorizzazione il festival e in primo luogo l’Associazione per Santo Stefano in Ventotene onlus (nata appositamente per questo importante obiettivo) sono impegnati. Ventotene diventa così un luogo privilegiato da cui guardare il mondo, reinterpretato attraverso le parole e il pensiero degli scrittori.

GLI OSPITI: Mauro Covacich (La nave di Teseo), Fabio Geda (Einaudi), Carmen Pellegrino (Giunti), Tiziano Scarpa (Einaudi), Paola Soriga (Laterza) Come per ogni edizione, gli inediti saranno pubblicati in una raccolta dal titolo L’isola delle storie, all’interno della nuova collana “Lenticchie” edita dalla casa editrice e libreria Ultima Spiaggia di Ventotene.

PROGRAMMA 21/25 Giugno 2017 FESTIVAL LETTERARIO DI VENTOTENE Gita al faro Scrittori al confino:

giovedì 22 giugno ore 22 • libreria Ultima Spiaggia incontro con Fabio Geda, Anime scalze (Einaudi), Paola Soriga, La guerra di Martina (Laterza) e Carmen Pellegrino, Se mi tornassi questa sera accanto (Giunti)

venerdì 23 giugno ore 22 • libreria Ultima Spiaggia incontro con Mauro Covacich, La città interiore (La nave di Teseo) eTiziano Scarpa, Il brevetto del geco (Einaudi)

sabato 24 giugno ore 18 • libreria Ultima Spiaggia incontro con Loredana Lipperini

sabato 24 giugno ore 21 • Giardini del Comune Alla luce del faro: l’isola inventata dagli scrittori letture dei racconti di: Mauro Covacich, Tiziano Scarpa, Fabio Geda, Paola Soriga e Carmen Pellegrino interventi musicali di Valerio Vigliar

domenica 25 giugno ore 11.30 • libreria Ultima Spiaggia un caffè con gli scrittori. Firma copie.

Fonte: Latina24Ore

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Quel pasticciaccio brutto dell’isola di Ventotene

Il tempo di ricevere la notifica della sentenza del Riesame che ha annullato la misura degli arresti domiciliari disposta dal Gip del Tribunale di Cassino Salvatore Scalera che sono tornati alle rispettive attività lavorative le cinque persone accusate di aver gestito un giro di appalti pubblici a Ventotene a favore di imprese “compiacenti” con l’intento di ottenere facili finanziamenti da parte della Regione Lazio. Se l’ex sindaco Geppino Assenso e l’ex assessore al turismo al comune Daniele Coraggio sono rimasti ancora a Formia, hanno fatto il loro ritorno a Ventotene gli imprenditori Claudio Santomauro e Antonio Langella e soprattutto l’ex responsabile dell’ufficio tecnico Pasquale Romano, tornato a lavorare presso gli uffici della riserva marina dell’isola presso i quali è distaccato da poco meno di un anno dopo la sospensione decretata dal Tribunale di Latina.

I loro legali, attraverso l’avvocato Luca Scipione, hanno ribadito come il Riesame, il giorno dopo l’appuntamento elettorale amministrativo, abbia disconosciuto l’ insussistenza dell’ associazione per delinquere e di parte di molti capi d’imputazione e, quindi, di quell’ organizzazione criminale “irriducibile” che si sarebbe costituita intorno alla figura dell’ ex sindaco Assenso. In un’intervista l’avvocato Scipione ha sottolineato come la sentenza del Riesame “abbia cancellato la mortificante accusa, ampiamente utilizzata nel corso della campagna elettorale comunale a cui entrambi sono stati estranei, di aver costituito e fatto parte in Ventotene di un pericoloso sodalizio criminale”. L’avvocato Scipione si è dichiarato convinto come la decisione dei Giudici del Tribunale della Libertà “condizionerà non poco” l’andamento dell’eventuale processo, soddisfatto come questa decisione “abbia ridato la piena e integrale libertà a delle persone che non meritavano, di certo, di vivere la mortificante esperienza di un stato, seppure domiciliare, di detenzione”.

Intanto il clima post elettorale resta avvelenato a Ventotene. Mentre il neo sindaco Gerardo Santomauro si è insediato e ha celebrato un matrimonio civile – il primo consiglio consiglio comunale è in programma forse il 23 giugno – a parlare di “gravi irregolarità” nelle operazioni di spoglio è il candidato sindaco sconfitto, Raffaele Sanzo, che ha preannunciato la presentazione di una denuncia penale alla Procura di Roma. “Dalle urne sono uscite 583 schede, di cui una falsificata, si direbbe, a fronte di 582 votanti – aveva osservato in una nota la lista civica “Ventotene vive” – Essa era apparentemente uguale alle schede ufficiali ma non recava i simboli delle liste al proprio interno. Al termine del conteggio delle schede residue, inoltre, mancava una scheda ufficiale di votazione; mancava, cioè , una scheda della cui sparizione nessuno sapeva dare spiegazioni. E’ certo solo che la scheda non può essere uscita da sola ed è stata quindi portata al di fuori del seggio. Da chi? Perché? Il responsabile delle procedure, è bene ricordarlo, è il presidente del seggio. E questo non è assolutamente un atto d’accusa. Un fatto. Viene il fondato grave sospetto che sia stata attivata una ben nota procedura per il controllo del voto, senza un indiziato di sorta”.

Si è rivolto, invece, alla locale Brigata della Guardia di Finanza il consigliere d’opposizione Umberto Assenso che ha depositato un esposto sull’operato dei componenti del seggio elettorale, la cui presidente lo denuncerà per stalking. Questo caso aveva fatto parte del comunicato stampa della lista che sosteneva il dottor Sanzo quando vi si leggeva testualmente che….”la presidente non voleva accettare le dichiarazioni del nostro rappresentante di lista (Umberto Assenso,per l’appunto, ndr) che riportavano la descrizione dei fatti. Perché la presidente non voleva accettare a verbale le dichiarazioni correlate del rappresentante di lista? Il rappresentante di lista di “Ventotene Vive”, solo difensore delle proprie tesi, è stato sottoposto a pesanti pressioni psicologiche, lo si voleva tacitare? Noi difenderemo i diritti e le prerogative degli isolani contro tutti e investiremo la Procura di Roma per la valutazione di eventuali atti contrari alla legge e passibili di sanzioni penali”. E l’interrogativo finale di Sanzo è pesantissimo:”Non intendiamo accusare i nostri competitor, ma certamente il dato è rilevante e grave. C’e una regia occulta che sfugge ai radar della politica ufficiale?”

Fonte: TempoReale.info

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Elezioni a Ventotene: Raffaele Sanzo non accetta la sconfitta

Parla di “gravi irregolarità” e di un caso di una scheda “falsa” il candidato a sindaco uscito sconfitto dalle elezioni amministrative di domenica scorsa, Raffaele Sanzo, che insieme ai componenti della lista civica “Ventotene Vive” ha emanato un comunicato stampa nel quale annunciano una denuncia alla Procura di Roma.

“La lista Ventotene Vive – si legge nella nota – non riconosce i risultati della campagna elettorale per le amministrative 2017 perché esistono fondati sospetti di gravi irregolarità elettorali le quali necessitano dell’intervento delle autorità competenti. Al termine delle operazioni di spoglio sono emersi due fatti di ENORME gravità che rimettiamo alle valutazioni di dette autorità. Dalle urne sono uscite 583 schede, di cui una falsificata, si direbbe, a fronte di 582 votanti. Essa era apparentemente uguale alle schede ufficiali ma non recava i simboli delle liste al proprio interno. Al termine del conteggio delle schede residue, inoltre, mancava una scheda ufficiale di votazione; mancava, cioè , una scheda della cui sparizione nessuno sapeva dare spiegazioni.

E’ certo solo che la scheda non può essere uscita da sola ed è stata quindi portata al di fuori del seggio. Da chi? Perché? Il responsabile delle procedure, è bene ricordarlo, è il presidente del seggio. E questo non è assolutamente un atto d’accusa. Un fatto. Viene il fondato grave sospetto che sia stata attivata una ben nota procedura per il controllo del voto, senza un indiziato di sorta.

Per i meno addetti: la scheda ufficiale NON votata, viene portata fuori e viene compilata da una sorta di centrale di controllo del voto, compilata secondo i desiderata del mandante e data all’elettore di cui evidentemente non ci si fida. L’ELETTORE AL SEGGIO DEPOSITA LA SCHEDA PREVOTATA e porta quella bianca alla centrale di cui si è detto. Questa trafila viene usata per tutti gli elettori che si intendono controllare. E IL VOTO E’ LIBERO E SEGRETO!

Nessuna accusa, per carità; ma vogliamo venga spiegata la mancanza della scheda. E’ tecnicamente impossibile che essa sia stata rubata. Quindi?

Infine la presidente non voleva accettare le dichiarazioni del nostro rappresentante di lista che riportavano la descrizione dei fatti. Alla fine si è convinta, in presenza delle forze dell’ordine, alle quali va il nostro ringraziamento per il lavoro svolto. I plichi sono stati sigillati e il pacco chiuso alle ore 10.30 di questa mattina. Perché la presidente non voleva accettare a verbale le dichiarazioni correlate del rappresentante di lista?

Il rappresentante di Lista di Ventotene Vive, solo difensore delle proprie tesi, è stato sottoposto a pesanti pressioni psicologiche, lo si voleva tacitare? Noi difenderemo i diritti e le prerogative degli isolani contro tutti e investiremo la Procura di Roma per la valutazione di eventuali atti contrari alla legge e passibili di sanzioni penali.

Per chiudere: non intendiamo accusare i nostri competitor, ma certamente il dato è rilevante e grave. C’e una regia occulta che sfugge ai radar della politica ufficiale?”

Firmato:
Raffaele Sanzo
Alleati Marcella
Assenso Umberto
Biondo Andrea
De Bonis Rossella
Fizzotti Pietro
Musella Alessia
Pennacchio Pietro
Pepe Giuseppe
Schiano Salvatore
Silvestri Aniello

Fonte: TempoReale.info

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Scarcerata la cricca Assenso; oramai non possono più nuocere

Chiuse le urne per l’elezione diretta del nuovo sindaco di Ventotene e per il rinnovo del consiglio comunale, il secondo collegio del Tribunale del Riesame di Roma ha completamente annullato l’ordinanza di arresto notificata tre settimane dal Gip del Tribunale di Cassino Salvatore Scalera a cinque tra ex amministratori e tecnici del comune di Ventotene e imprenditori dell’isola, accusati di aver pilotare l’esito di alcuni appalti pubblici a favore di imprese “compiacenti” con l’intento di ottenere finanziamenti da parte della Regione e favorire anche il voto di scambio. E invece i giudici del Tribunale della Libertà, rimuovendo innanzitutto il vincolo associativo, hanno completamente accolto le istanze difensive dell’ex sindaco Giuseppe Assenso, dell’ex assessore al turismo del comune Daniele Coraggio, dell’ex responsabile della ripartizione tecnica comunale Pasquale Romano e degli imprenditori isolani Claudio Santomauro e Antonio Langella, sinora tutti agli arresti domiciliari.

I loro legali, gli avvocati Luca Scipione, Pasquale Cardillo Cupo, Antonio Zecca, Caterina Suppa e Arturo Bongiovanni, hanno dimostrato come l’ordinanza del Gip Scalera fosse orfana di gravi indizi di colpevolezza a carico dei loro assistiti, impossibilitati a reiterare il reato e da tempo non investiti di alcun incarico pubblico. Sono caduti, in particolare, i capi di imputazione A (Associazione), H e I (turbativa di gara del 2013). Se Assenso, Romano e Coraggio tornano ad essere persone libere senza alcun vincolo, il Riesame ha applicato, in forma preventiva, per Coraggio, nelle veste di operatore nautico, e per gli imprenditori Santomauro e Langella un’”interdittiva” con cui non potranno partecipare per i prossimi due mesi a gare d’appalto promosse da enti pubblici.

Sulla vicenda interviene l’avvocato Luca Scipione, difensore dell’ex sindaco Geppino Assenso. “È stata depositata nel pomeriggio di oggi – si legge nella nota – l’ ordinanza con cui il Tribunale di Roma Sezione Riesame ha deciso, tra gli altri, la richiesta di riesame presentata nell’ interesse del Dott. Assenso Giuseppe e, unitamente al collega Antonio Zecca, del Geom. Romano Pasquale. I giudici del riesame hanno annullato, seppure per ragioni diverse, la misura degli arresti domiciliari applicata ad entrambi i miei assistiti. In generale, è stata disconosciuta completamente per tutti gli indagati l’ insussistenza dell’ associazione per delinquere e, quindi, di quell’ organizzazione criminale “irriducibile” che, per come rappresentato erroneamente nel provvedimento annullato e commentato nella conferenza stampa tenutasi ad avvenuta esecuzione delle misure dalla Procura della Repubblica di Cassino, si sarebbe costituita intorno alla figura dell’ allora sindaco Assenso. In particolare, riguardo alla posizione del Dott. Assenso, oltre l’ insussistenza del delitto di associazione per delinquere, è stata disconosciuta pure l’ insussistenza di gran parte delle incolpazioni mosse nei suoi confronti.

Al riguardo, è inutile dire l’ estrema felicità che ha colto il Dott. Assenso e il Geom. Romano nel momento in cui hanno appreso entrambi l’ esito della decisione del giudice del riesame, il quale ha spazzato via la mortificante accusa, ampiamente utilizzata nel corso della campagna elettorale comunale a cui entrambi sono stati estranei, di aver costituito e fatto parte in Ventotene di un pericoloso sodalizio criminale.

Nell’ esprimere, infine, la mia personale soddisfazione per la decisione pronunciata dal giudice del riesame, sono contento soprattutto perché con la decisione del riesame è stata ridata la piena e integrale libertà a delle persone che non meritavano, di certo, di vivere la mortificante esperienza di un stato, seppure domiciliare, di detenzione”.

Fonte: TempoReale.info

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