Colpevoli ma impuniti

A pochi giorni dalla conferma in Appello delle condanne di primo grado per omicidio colposo: l’ex sindaco Giuseppe Assenso e il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale Pasquale Romano sono stati condannati a due anni e quattro mesi di reclusione, per un altro ex primo cittadino, Vito Biondo, e per il dirigente che garantì circa la regolarità dei lavori di messa in sicurezza dell’area, Luciano Pizzuti, la condanna è a un anno e dieci mesi con pena sospesa.

Ed è proprio da questo punto che riparte Bruno Panuccio, padre di Sara che insieme alla compagna di classe Francesca Colonello, durante un campo scuola, il 20 aprile 2010, perse la vita sulla spiaggia di Cala Rossano a Ventotene travolta dal crollo di un costone di roccia (ferita un’altra giovanissima: Atena Raco). Fin dai primi istanti di quel terribile giorno, Bruno è rimasto in prima linea per combattere e ottenere il riconoscimento delle responsabilità degli amministratori pubblici per quella tragedia, perché non poteva essere “una fatalità”. Tutti sapevano del crollo, e gli stessi responsabili avevano chiesto ingenti finanziamenti per mettere in sicurezza l’isola e quel costone in particolare, salvo dimenticarsi di limitare l’accesso all’area o segnalare quantomeno il pericolo. Una condanna che diventa un precedente molto importante per il futuro delle vittime per dissesto in Italia come terremoti, inondazioni e crolli e che oramai si contano a migliaia.

Ma l’assurdità risulta dalla circostanza per cui nonostante Sara e Francesca siano morte a 14 anni, coloro riconosciuti colpevoli, seppur riconosciuti tali, non faranno nemmeno un giorno di carcere. Perché il reato contestato è l’omicidio colposo. Per Panuccio, invece, andrebbe cambiata una legge troppo generica rispetto alle dimensioni che ha oramai assunto il fenomeno del dissesto idrogeologico in Italia. Serve una legge ad hoc, che inasprisca le pene per le istituzioni, o per coloro vengono riconosciuti responsabili della morte di cittadini innocenti. O comunque trasformare l’omicidio da colposo a doloso.


Condannati per omicidio Giuseppe Assenso, Vito Biondo e Pasquale Romano

Eppoi un invito, in primis agli amministratori pubblici, sindaci su tutti, affinché guardandosi allo specchio capiscano che la priorità del mandato che hanno ricevuto è la salvaguardia, la tutela e il miglioramento della vita delle persone e dei propri concittadini. Eppoi a questi ultimi, affinché capiscano la responsabilità civile che ognuno di noi ha verso se stesso, di denunciare, impegnarsi e combattere quotidianamente, per migliorare tutto ciò che non va. “Perché – conclude – i sorrisi, gli abbracci e i progetti – non te li restituisce più nessuno”.

Fonte: H25 TV

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Una risposta a Colpevoli ma impuniti

  1. VENTOTENE STOP CAMPI SCUOLA scrive:

    attenzione genitori non mandate i vostri figli a fare i campi scuola a ventotene l’isola e ancora a rischio crolli solo una minima parte dell’isola e stata messa in sicurezza!anche perché sull’isola gira un man….rattogi

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