Nella giornata di oggi, 24/06, è stato trasportato sull’isola di Ventotene l’impianto di dissalazione, come da piano di lavoro. L’attivazione dell’impianto era prevista nei prossimi giorni rendendo autonoma nella fornitura idrica l’isola di Ventotene che avrebbe così smesso di essere rifornita tramite navi cisterna.
All’arrivo dell’impianto, alla squadra di Acqualatina è stata notificata un’ordinanza sindacale, emessa oggi, che blocca i lavori con decorrenza immediata.
Il servizio idrico alle isole pontine è regolato da un Protocollo d’intesa sottoscritto da Regione Lazio, Comuni di Ponza e Ventotene, ATO4 e Acqualatina il 1/10/2015 che sancisce gli impegni per tutte le parti in causa nell’ottica di sostituire il trasporto d’acqua con le navi con un sistema idrico autonomo.
Acqualatina azionerà con la massima urgenza le vie legali per assicurare l’immediata ripresa dei lavori, ma, prescindendo dai gravi danni, non solo di carattere economico, prodotti dall’interruzione dei lavori, è costretta a verificare se non si siano già determinate le condizioni per considerare inapplicabile quanto previsto dal Protocollo, e restituire al Comune di Ventotene e alla Regione Lazio la responsabilità e gli oneri dell’approvvigionamento dell’acqua con le navi, anche a tutela dell’insieme degli utenti di ATO4.
“Siamo di fronte ad una situazione assurda, paradossale – interviene Besson – parliamo di opere condivise e previste da anni che, finalmente, hanno trovato realizzazione sulla base di un protocollo d’intesa sottoscritto da tutti gli enti interessati.
È l’unica soluzione in grado di rendere, per la prima volta nella sua storia, Ventotene autonoma, un’opera citata anche negli ultimi vertici internazionali tenutisi, appunto, sull’isola che è e resta il simbolo dell’Europa.
Impianti simili sono attivi nelle più belle isole d’Italia e non solo e garantiscono la continuità del servizio.
Incomprensibile, allucinante, scandaloso che mentre in tante zone d’Italia, e nel territorio pontino in particolare, siamo nel pieno di un’emergenza idrica terribile, senza precedenti e si ricercano tutte le soluzioni possibili per fronteggiarla, si voglia impedire di rendere Ventotene in grado di produrre nell’isola le risorse che le sono necessarie continuando ad esporla alle continue crisi e discontinuità del servizio.
Acqualatina – continua Besson – anche di fronte a questi fatti, continuerà ad agire con il massimo senso di responsabilità ricercando tutte le possibili vie legali, ma, anche a tutela dell’insieme degli utenti di ATO4, non potrà, ove non si rendesse possibile l’immediata ripresa dei lavori, non applicare quanto previsto dal Protocollo e restituire la responsabilità del trasporto dell’acqua alle isole alla Regione e al Comune.”
Fonte: H24Notizie, Il Messaggero
Purtroppo in Italia non c’è una normativa che regola l’installazione e l’utilizzo dei dissalatori per le acque marine. Esiste soltanto una Lettera del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, con la quale veniva raccomandato l’utilizzo dei dissalatori (installati sulle navi), in acque internazionali!
Tutti sappiamo che Ventotene è anche Riserva Marina Statale; i grossi quantitativi di salamoia riversati nel contempo in tale specchio acqueo, cosa può arrecare?
Inoltre, considerando che il depuratore delle fogne scarica a 700 mt. circa dal punto dove dovrebbe funzionare il dissalatore, che acqua dovrebbe circolare nei rubinetti dell’isola?
Infine, come tutti sanno, la zona di mare compresa tra Ponza, Ventotene ed Ischia è inclusa in un cratere di un vulcano sottomarino, dal quale fuoriescono anche sostanze tipo l’arsenico, metalli (es. rame). la domanda è: il dissalatore è in grado di eliminare tali sostanze nocive per l’organismo umano?
La famosa Acqualatina S.p.a. è in grado di fornire risposte a tali domande?
La musica é cambiata!