Doveva essere un bagno di folla la prima visita di Renata Polverini nel sud Pontino, arrivata sabato poco dopo mezzogiorno nella sala conferenze del centro CONI di Formia, ma l’aula era semideserta. C’è ovviamente l’assessore regionale Aldo Forte, il consigliere regionale Romolo Del Balzo, il presidente della Camera di Commercio di Latina Aldo Zottola, i sindaci di Formia e Gaeta. In rappresentanza di Aristide Galasso, per Minturno, c’è il suo vice Roberto Lepone. I sindaci dei comuni più piccoli (Castelforte, Spigno, Ventotene) sono strategicamente disposti tra le prime file, accanto ai vertici locali delle forze dell’ordine, ma mancano i numeri. 70 persone all’inizio che si riducono a una quarantina dopo la prima mezzora, comprese le numerose rappresentanze delle Forze dell’Ordine.
Le carenze della sanità, l’eterno gap delle infrastrutture, i dati allarmanti sull’emigrazione giovanile animano l’intervento dell’assessore regionale Aldo Forte, il primo a prendere la parola. Dopo di lui, Del Balzo fissa le priorità per il futuro: ripresa del Corridoio Tirrenico ed un nuovo piano Casa che raddoppi le cubature dal 30 al 60%. Antonio Raimondi, sindaco di Gaeta, pungola il governatore su Sanità, littorina e lentezza della burocrazia: «Regione immobile da sei mesi». La Polverini lo interrompe stizzita.
Michele Forte stempera gli animi con una battuta. Invita tutti i sindaci e la Polverini ad un incontro operativo per un piano comprensoriale degli interventi e riaccende i riflettori sul nodo pedemontana: «Abbiamo 120 milioni di euro, ne servono altri. Non è Formia che lo chiede ma tutto il territorio». Chiusura nel segno di Renata Polverini e tutti a casa.
Fonte: La Provincia & FreeVillage