La Guardia di Finanza a seguito del Protocollo d’Intesa stipulato con l’Ente Riserva Naturale Statale di Ventotene, nel corso della stagione estiva 2011 ha intensificato i controlli in questa particolare Area Marina, che per le sue bellezze naturali è tutelata da severi Decreti e Ordinanze i quali vietano qualsiasi attività e né vietano il transito a tutte le unità.
A tal fine, la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Formia, su precise direttive impartite dal Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia, in attività di controllo e repressione della pesca di frodo, ha effettuato durante una crociera operativa il fermo di due sub intenti ad effettuare battute di pesca nell’Area Marina Protetta. I militari, dopo vari appostamenti provvedevano a identificare i contravventori tali G.A. di anni 26 e D.C. di anni 42 di origini campane, denunciandoli in via amministrativa per un importo di euro 6000, sottoponendo altresì a sequestro gli attrezzi del valore di circa euro 3000 utilizzati per la pesca di frodo, contestualmente si provvedeva a informare le autorità competenti.
Nell’ambito di una attività informativa, militari appartenenti alla quarta Squadra Operativa della Sezione Operativa Navale di Formia in sede fissa sull’isola di Ventotene, venivano a conoscenza che nelle acque dell’Area Marina dell’Isola di Santo Stefano ignoti pescatori di frodo avevano posizionato una rete di oltre 300 metri, che se non prontamente recuperata dai militari della vedetta “Vai 100”, avrebbe fruttato un bottino di pregiato pesce da rivendere ai ristoratori locali.
La Sezione Operativa Navale di Formia, continua a contrastare il fenomeno della pesca di frodo, salvaguardando in particolare l’habitat marino e il patrimonio ittico anche per evitare in futuro i grossi danni ambientali che altri possano arrecare al depauperamento delle risorse biologiche marine dell’area protetta riservata al ripopolamento e alla salvaguardia delle specie faunistiche e della flora presenti nei meravigliosi fondali.
Fonte: Il Faro, Latina Oggi