I sindaci di Ponza e Ventotene sparano a caso?

Aldo Forte (Udc): «Sono stati incapaci di instaurare rapporti istituzionali seri»

“Stupisce non poco la presa di posizione degli amministratori delle isole ponziane che, lamentando la poca attenzione nei confronti delle loro comunità, attaccano a tutto tondo, e senza distinguo, le istituzioni e il loro rappresentanti. Mi sembra che solo oggi si siano destati da un lungo letargo che dura da anni, da un torpore che gli ha impedito di affrontare seriamente i problemi che le isole si portano avanti da tempo e la cui responsabilità va ricercata all’interno della propria gestione. ” Lo dichiara il capogruppo regionale dell’Udc Aldo Forte. “Prima di sparare a zero, cercando colpevoli all’esterno, la classe politica locale dovrebbe fare un bell’esame di coscienza. Infatti per quanto mi riguarda – spiega Forte – negli ultimi cinque anni, come consigliere regionale di opposizione, ho portato avanti le istanze delle comunità locali, in tutti i modi e in tutte le sedi. Questo, sia ben chiaro, è però avvenuto nella più totale indifferenza sia dei sindaci che delle loro amministrazioni che si sono chiusi su loro stessi. Mi sono sempre mosso nell’esclusivo interesse di migliorare la qualità della vita dei residenti e per garantire la piena integrazione delle popolazioni isolane. Non ho mai avuto né una proposta, né una sollecitazione per discutere insieme alle amministrazioni locali un progetto di pieno inserimento dell’arcipelago ponziano nelle politiche di sviluppo regionali. Si sono limitati alla richiesta di qualche sporadico finanziamento, rinunciando anche all’idea di avviare un programma di sviluppo e crescita delle loro comunità all’interno della realtà comprensoriale del nostro territorio. La stessa Confcommercio chiede tardivamente l’istituzione di tavoli tecnici che già ci sono. Infatti il progetto che ho lanciato con la Città del Golfo per cercare di aggregare, unire e associare i comuni, ha lo scopo di fare sistema attraverso la costituzione di tavoli di lavoro tematici: nello specifico sono già stati avviati confronti sulla sanità, sull’ambiente, sulle infrastrutture, sulla mobilità e sul turismo , per favorire strategie di sviluppo integrato tra i vari comuni del Golfo e dare maggiore voce proprio alle istanze delle comunità locali più piccole e disagiate. Non sempre, però, questi tavoli hanno visto la presenza assidua dei rappresentanti dei vari comuni; in particolare sul turismo la creazione dell’innovativo sistema turistico locale registra la latitanza del comune di Ponza, da cui si è ancora in attesa del contributo concordato. L’assenza dei consiglieri regionali che i sindaci delle isole oggi lamentano – continua Forte – è il risultato della loro incapacità di creare nel tempo rapporti istituzionali seri, non basati su rapporti personali estemporanei fatti durante l’estate, in spiaggia, sotto l’ombrellone. Per quanto mi riguarda non posso certo rimproverarmi nulla. Per le isole ho presentato in regione mozioni, proposte di legge come quella sul programma straordinario di interventi per favorire lo sviluppo economico culturale e occupazionale, e quella sulla costituenda Laziomar. Ho organizzato incontri e promosso convegni, a volte anche in mancanza dei diretti interessati come nel caso di quello sulla Laziomar di cui ho avuto modo di parlare con il sindaco di Ventotene ma non con quello di Ponza che su questo tema non ha mai cercato un confronto . L’ho fatto da consigliere di opposizione, lo farò dai banchi della maggioranza – conclude Forte – Continuerò ad essere punto di riferimento delle comunità isolane, cercando di rappresentarle al meglio non a parole ma con atti concreti, come ho sempre fatto.”

Fonte: Parvapolis

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