“Fermate quello scempio”. Contro il progetto di un sottopasso di 300 metri aperto alle auto dal porto al centro del paese, scende in campo anche Bruno Panuccio, il papà di Sara, una delle due studentesse di quattordici anni che il 20 aprile morirono travolte da una frana. “No” anche dagli ambientalisti
“Stop al progetto di un tunnel per le auto, quell’isola è un gioiello da preservare” . Tutti contro la nuova opera, approvata nei giorni scorsi dal consiglio comunale dell’isola. Si vuole realizzare un sottopasso per le auto che colleghi il porto al centro dell’isola, ma le polemiche sono roventi. E in campo scende anche Bruno Panuccio, il papà di Sara, una delle due studentesse di quattordici anni travolte e uccise da una frana lo scorso 10 aprile.
“Ventotene è il più piccolo comune dell’Italia centrale con i suoi 1,5 chilometri quadrati di territorio, e la quasi totalità dell’isola è interdetta a causa della franosità. Ma allora a cosa serve un tunnel? Bisogna fermare questo scempio” scrive Panuccio in una lettera di allarme pubblicata dal quotidiano ecologista ‘Terra’. “In tutte le piccole isole del Mediterraneo – prosegue Panuccio – vige il divieto di introdurre automobili, se non con permessi limitati a veicoli per disabili. Qui invece il sindaco Giuseppe Assenso ha motivato le ragioni di tale opera nel venire incontro alla richiesta dei turisti che, secondo lui, necessitano del loro personale mezzo di trasporto. La speranza, ora, è che si riesca a fermare questo progetto”.
Fonte: La Repubblica