Ventotene: chiuso per ferie

Capita che la pubblica amministrazione debba intervenire quando gli esercizi commerciali non chiudono negli orari e nei giorni previsti, nonostante ormai la situazione con le liberalizzazioni sia cambiata, ma sicuramente più difficile è il contrario, ovvero che si renda addirittura necessaria un’ordinanza per far aprire un negozio. A Ventotene, isola che terminata la stagione turistica conta meno di 750 abitanti, è accaduto.

L’unica attività di generi alimentari che garantisce pane e latte ai cittadini, quella di piazza Castello, quest’anno ha necessità di abbassare la serranda, per ferie, da metà novembre a metà dicembre.

Il sindaco Giuseppe Assenso teme problemi di ordine pubblico, “alla luce delle molteplici rimostranze” dei cittadini, impossibilitati ad approvvigionarsi di beni di prima necessità. Il primo cittadino, per trovare una soluzione, ha così ordinato in quel periodo di aprire al titolare di un alimentari stagionale di via Roma, per “arginare la situazione di estremo disagio che si verrebbe a creare per la cittadinanza, soprattutto per le fasce più deboli, quali l’infanzia e gli anziani, nonché di molte famiglie che non avrebbero la possibilità di approvvigionarsi dei generi di prima necessità”. Assenso ha infine incaricato gli “agenti della forza pubblica” di dare esecuzione all’ordinanza.

Fonte: H24 Notizie

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Una risposta a Ventotene: chiuso per ferie

  1. roberta scrive:

    si , vabbè..il nostro sindaco ha delegato il prefetto per emettere un ordinanza con sanzioni e poi un obbligo di chiusura in periodo…secondo me ciò a semplicemente fatto il solletico al sig vincenzo è molto più facile pagare una multa e nn aprire in un periodao magari non frequentato piuttosto che rifornire ADEGUATAMENTE perchè è questo quello che dovrebbe fare nel caso aprisse , nn è che alzi la saracinesca e via, devi garantire i beni di prima necessità , con una minima scelta. il nostro sindaco secondo me ha scelto la via più facile cedere la patata bollente al prefetto lavandosi così le mani. se così fosse l’alternativa quale sarebbe il mercatino?????????????? bè…lì l’intervento dei NAS sarebbe obbligatorio…gia in normali condizioni. condizioni igienico sanaitarie pessime, circolano topi e tpini….banchi frighi inesistenti..e noi dovremmo acquistare a parte il disagio all’aperto e in umercato di prezzi liberi anche in un porcile…TOCCAREIL FONDO SI ..MA LA M….NO

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