Lo strano caso del sindaco anosmico

IMG_7930.PNGIn merito all’articolo apparso sulla stampa in data 10.10.2014, in seguito ad un controllo di routine espletato dalla Guardia di Finanza di Gaeta in collaborazione con l’ARPA Lazio sede di Latina sull’impianto di depurazione dell’isola, il Sindaco del Comune di Ventotene Giuseppe Assenso, in qualità anche di Presidente dell’Ente Gestore della Riserva Naturale Statale ed Area Marina Protetta “Isole di Ventotene e Santo Stefano” ritiene opportuno chiarire quanto segue, al fine di evitare ogni eventuale allarmismo mediatico riguardante l’Isola e il suo bene più prezioso e cioè il suo mare la cui tutela e conservazione del relativo habitat costituiscono uno dei principali obiettivi dell’Ente che con la massima attenzione pone in campo tutti gli strumenti di cui dispone per garantire la fruibilità delle acque di balneazione (allo scopo è stato sottoscritto apposito protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza Comando Regionale del Lazio i cui reparti navali costieri tutelano l’intera Area Marina).

Il Sindaco Assenso dichiara: “ho letto con apprensione e dispiacere, nell’articolo apparso il 10.10.2014 sulla stampa, le informazione circa l’impianto di depurazione dell’Isola che appare non a norma e non abilitato ad avere il titolo autorizzativo allo scarico in mare e come lo stesso non rispetti i limiti tabellari previsti dalla normativa per le aree soggette a particolare tutela ambientale. Dissento nel merito, trattandosi di notizie che non rispecchiano la reale situazione. L’unico dato oggettivo è quello della mancanza di autorizzazione allo scarico ed al riguardo si precisa che lo stesso scarico era precedentemente autorizzato e solo a causa di una questione formale – domanda di rinnovo inoltrata in ritardo – l’Ente Provinciale non ha ancora provveduto al relativo rilascio. Di conseguenza il superamento dei limiti tabellari è un’affermazione generica e comunque priva di effetti giuridici. Nessuna denuncia è stata fatta se non una normale sanzione amministrativa che sarà contestata nelle sedi opportune, per l’inosservanza di quanto stabilito dal D.Lgs.vo 152/2006. A nome personale e dell’Amministrazione Comunale che rappresento ed in qualità anche di Presidente dell’Ente Gestore della Riserva Naturale Statale ed Area Marina Protetta ‘Isole di Ventotene e Santo Stefano’ mi permetto, nei modi più civili e democratici, anche nel rispetto delle forze dell’ordine che operano sul territorio, dei cittadini ventotenesi e dei tantissimi turisti che affollano l’Isola (anche in questo periodo) di dissentire riguardo le informazioni generiche e non corrette riportate nell’articolo di cui in oggetto”.

Fonte: 2.0 News

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2 risposte a Lo strano caso del sindaco anosmico

  1. Vincenzo scrive:

    Allarme dissesto idrogeologico Ventotene, interrogazione di Simeone e Forte a Zingaretti

    Rischio idrogeologico, l’appello a Zingaretti: “Ventotene sta crollando”

    Interrogazione dei due consiglieri Simeone e Forte per sollecitare il presidente della Regione a mettere in pratica quanto previsto dal programma di interventi per contrastare il rischio idrogeologico
    Allarme dissesto idrogeologico Ventotene, interrogazione di Simeone e Forte a Zingaretti

    “Ventotene sta crollando, intervenga il presidente Zingaretti”. Questo l’appello dei consiglieri regionali Giuseppe Simeone (Forza Italia) ed Enrico Forte (Pd): “Rischio idrogeologico, per Ventotene gli interventi previsti sono finiti nel dimenticatoio”.

    Da qui l’interrogazione a risposta immediata al governatore del Lazio. Quello che chiedono i due consiglieri è “perché, dopo sei mesi dalla scadenza del mandato del commissario straordinario Santoro, non sia stato ancora indicato un referente regionale per l’attuazione degli interventi contenuti nell’Accordo di programma per la “Programmazione e finanziamento interventi urgenti per mitigazione rischio idrogeologico” e se, e con quali tempi, intenda procedere in tal senso; se non ritenga necessario presentarsi in audizione nelle commissioni consiliari competenti, alla presenza del sindaco del Comune di Ventotene, e attuare, nel più breve tempo possibile, un tavolo tecnico di lavoro con l’amministrazione comunale di Ventotene, per fare il punto sullo stato di attuazione dell’Accordo di Programma Quadro e dei relativi interventi realizzati, in corso di realizzazione e in fase di progettazione”.

    I due consiglieri pontini chideno anche al presidente Zingaretti di istituire una sorta di task-force con il pieno coinvolgimento dell’Ardis, dell’Autorità dei bacini regionali, di tecnici e professionalità operanti nei Comuni, nei parchi regionali e nei Consorzi di bonifica, per realizzare nel più breve tempo possibile gli interventi e la messa in sicurezza delle aree ad alto rischio di dissesto idrogeologico individuate dal programma.

    “Il programma degli interventi, approvato con delibera di giunta nel 2010, ha visto infatti un impegno di spesa pari a 120 milioni di euro, di cui 60 a carico del Ministero dell’Ambiente e 60 a carico della Regione Lazio. Per Ventotene – spiegano Simeone e Forte – si prevedevano, tra gli altri, interventi per il consolidamento della falesia di Cala Nave – zia Bettina, la rifioritura del frangiflutti esterno del molo foraneo al porto nuovo e opere di difesa costiera alla Punta di Mamma Bianca, in zona cimitero ed elisuperficie, il consolidamento della falesia di Parata Grande, della falesia di Cala Rossano e della scarpata sovrastante il porto romano in zona Granili.

    Dopo quattro anni, solo alcuni lavori sono stati realizzati. Per gli altri resta il silenzio con un rischio altissimo per la sicurezza dei residenti e dei turisti. L’esempio più eclatante dei ritardi accumulati riguarda la strada comunale di Via Calarossano, sovrastante la Grotta dei Passeri. I lavori sono stati eseguiti ma la strada non è ancora utilizzabile perché dopo il collaudo effettuato in settembre il Comune non ha ricevuto più, nonostante i tanti solleciti, alcuna comunicazione. Il risultato è che il disagio a carico dei residenti è aumentato visto che ad oggi, anche a causa dei danni riportati dal percorso alternativo previsto per le forti piogge delle ultime settimane, sono impossibilitati a raggiungere servizi fondamentali quali l’elisuperficie, la stazione di servizio dei carburanti, il cimitero, servizi rilevanti anche ai fini dell’ordine pubblico, oltre che circa 15 abitazioni.

    Per evitare che i disagi a carico delle nostre comunità aumentino – concludono -, Zingaretti deve intervenire al più presto per non lasciare soli i nostri cittadini davanti ai danni provocati dal dissesto idrogeologico sia sotto il profilo umano, che economico e sociale”.
    Latina Today

    25 novembre 2014

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